Portale:Cilento

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Stemma della Provincia di SalernoCilento, il portale Stemma della Regione Campania
Marina di Camerota
Torre S. Francesco, Agropoli
Benvenuti al Portale sul Cilento, terra montuosa dell'Italia meridionale riconosciuta dall'Unesco come Riserva della Biosfera Riserva della biosfera e Patrimonio dell'Umanità Patrimonio dell'umanità, situata nella Provincia di Salerno. Rappresenta la parte meridionale estrema della Campania nonché la parte occidentale della Lucania storica. Possiede siti archeologici di rilevanza mondiale come Paestum e Velia, e tra le località balneari della sua costiera cilentana annovera ben 8 bandiere blu.


Viene detta costiera cilentana il tratto di costa campana compreso tra il golfo di Salerno e il golfo di Policastro. È un tratto di costa noto per le sue bellezze naturalistica e per la qualità delle acque di balneazione. Ogni anno molte località della costiera vengono premiate con le bandiere blu e con le vele assegnate da Legambiente.

Territorio
Vallo di Diano

La zona del Cilento è limitata a nord dalla catena dei monti Alburni e a est dal Vallo di Diano. Se ne fa derivare il nome da cis Alentum ("al di qua dell'Alento"), quantunque il fiume non ne segni più il confine.

Il Vallo di Diano (anche nella forma Valdiano) è un fertile altopiano posto a circa 450 m s.l.m. nel sud della regione Campania al confine con la Basilicata.
Comuni e località
Agropoli

Per ragioni geografiche i comuni del Cilento vengono tradizionalmente ripartiti in 5 differenti aree:

Sala Consilina

Altre rilevanti località: Acciaroli (Pollica) · Agnone Cilento (Montecorice) · Capitello (Ispani) · Caprioli (Pisciotta) · Casa del Conte (Montecorice) · Elea-Velia (Ascea) · Laura (Capaccio) · Marina di Camerota (Camerota) · Marina di Casalvelino (Casal Velino) · Ogliastro Marina (Castellabate) · Paestum (Capaccio) · Palinuro (Centola) · Pioppi (Pollica) · Policastro Bussentino (Santa Marina) · Santa Maria di Castellabate (Castellabate) · San Marco (Castellabate) · Scario (San Giovanni a Piro) · Villammare (Vibonati)
Resti archeologici


Gli scavi di Velia, vicini alla ferrovia e non lontani da Marina d'Ascea, sono visitabili tutti i giorni. Dell'antica città restano l'Area Portuale, Porta Marina, Porta Rosa, le Terme Ellenistiche e le Terme romane, l'Agorà, l'Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico.

Il Tempio di Era (o Hera dal greco Ἥρα), detto anche Tempio di Poseidon o Tempio di Nettuno, fu eretto a Paestum intorno alla metà del V secolo a.C., nell'epoca che vide probabilmente la maggiore fioritura della città di Poseidonia. Oggi si presenta con un'architettura molto ben conservata, grazie allo stato di secolare abbandono del sito successivo all'impaludamento e all'arrivo della malaria nei primi secoli dell'era cristiana.

Il tempio di Atena o tempio di Cerere (circa 500 a.C.) è un tempio greco che si trova a Paestum, costruito nei pressi della "Basilica" e rispetto a quest'ultima di dimensioni assai minori. Presenta in facciata un alto frontone e un fregio dorico, composto da ampi blocchi di calcare. La struttura è più semplice di quella dei due templi dedicati ad Era (detti "tempio di Nettuno" e "Basilica"): presenta il pronao e la cella, ma è privo di adyton, ovvero la camera del tesoro sul retro della cella. L'interno dell'ampio pronao presentava otto colonne in stile ionico, di cui quattro frontali e due laterali, di cui restano soltanto le basi e due capitelli; questi ultimi, come nel caso della "Basilica", nascono da un collarino ornato. Sembra essere il primo esempio della presenza dei due ordini, dorico e ionico, nello stesso edificio (Bianchi Bandinelli, 1986).
Cultura


Durante la primavera del 1881, lo studioso pugliese Cosimo De Giorgi, in seguito all'incarico di redigere una carta geologica del territorio cilentano, intraprese un lungo viaggio nel Cilento. Le esperienza accumulate in tale spedizione vennero dallo stesso pubblicate nel 1882, nel libro Viaggio nel Cilento (titolo originale: Da Salerno al Cilento), che costituisce uno dei primi esempi di letteratura di viaggio.

Il Cilento, e in particolare il comune di Castellabate è la location in cui è ambientato il film Benvenuti al Sud (2010).

Nel primo verso della canzone Tre colori presentata al Festival di Sanremo 2011 dal cantante Tricarico il Cilento viene citato con riferimento alla "mezzaluna cilentana".
Storia
Melisso di Samo

I primi uomini che popolarono il Cilento e lasciarono tracce in vari siti da loro frequentati: nelle grotte costiere di Camerota, dove si sono scoperti i resti dell'homo camaerotensis; a Capo Palinuro, dove si sono rinvenuti materiali dell'industria della pietra. Nelle grotte di Castelcivita, a San Giovanni a Piro e a San Marco di Castellabate, dove si sono ritrovati reperti paleolitici; a Capaccio e a Paestum, dove sono emersi corredi funerari di età neolitica della locale cultura del Gaudo. La scoperta di manufatti e utensili provenienti dal vicino Tavoliere pugliese o dalle isole Lipari, inoltre, testimoniano come già allora il Cilento fosse crocevia di scambi: percorsi di crinale nell'interno lo mettevano in contatto con le altre civiltà appenniniche (vie della transumanza e traffici, luoghi di culto e di mercato), mentre il mare lo avvicinava alle civiltà nuragiche, a quelle egee e mediterranee.

Poi, tra il VII e il VI secolo a.C., arrivarono i coloni Greci. I Sibariti, discendenti degli Achei, fondarono Posidonia, divenuta in epoca romana Paestum. Nello stesso periodo, per mano dei Focesi, provenienti dalla Ionia, in Asia Minore, sorse Elea (poi divenuta la Velia romana): il fiorente centro della Lucania ospiterà la Scuola Eleatica di filosofia, il cui artefice fu Senofane nel VI secolo a.C., e quella medica da cui trasse origine l'importante Scuola Medica Salernitana, madre della moderna medicina occidentale. Mentre a Paestum si continuò a battere moneta, diritto tramandato dagli Achei (esperti in quest'arte), anche in epoca romana.





Immagini sul Cilento
Sapri
Paestum (Capaccio)
Agropoli, promontorio
Santa Maria (Castellabate)
Santa Maria (Castellabate), lungomare Pepi
Altavilla Silentina
Capo di Fiume (Capaccio)

Lo sapevi che....

Il primo riconoscimento per il Vallo di Diano è nel giugno 1997, che ha visto l'inserimento di questa porzione di Cilento nella prestigiosa rete delle Riserve della biosfera del Mab-Unesco (dove Mab sta per "Man and biosphere"): su tutto il pianeta (in oltre 80 stati) si contano circa 350 di queste particolari aree protette, che servono per tutelare le biodiversità e promuovere lo sviluppo compatibile con la natura e la cultura. Così il Parco del Vallo di Diano oggi, oltre ai suoi preziosi habitat naturali, può a maggior diritto salvaguardare quegli scenari consacrati dalla storia dell'uomo e permeati dalle sue tradizioni: borghi e antichi sentieri. Secondo riconoscimento nel 1998 con il suo inserimento nella lista di patrimonio mondiale dell'umanità.


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