Come preparare il seno ad allattare?

Sono molte le donne incinte che durante gli ultimi mesi della gravidanza si interrogano sulla propria possibilità/capacità di allattare. Tolte di mezzo alcune false credenze,  piuttosto, già durante i mesi della gravidanza, possiamo dedicarci ad alcune facili pratiche che aiuteranno a preparare seno e capezzoli all’allattamento.

Uno dei motivi che spingono più di frequente ad abbandonare l'allattamento al seno sono i fastidiosi disturbi che insorgono ai primi tentativi di suzione del neonato, come le ragadi al seno. Queste ultime sono dovute principalmente all'inesperienza della neomamma e alle difficoltà del piccolo ad attaccarsi correttamente.

In particolare, le donne che hanno i capezzoli poco sporgenti o rientranti, potrebbero vivere queste prime fasi dell'alimentazione del loro bambino con molta frustrazione. Per tentare di ovviare a tali inconvenienti è possibile cominciare a "preparare" seno e capezzoli all'allattamento prima che nasca il bambino.

Capezzoli piatti o rientranti: che cosa fare? 

Innanzitutto abituatevi nell'ultimo trimestre a massaggiare durante o dopo la doccia i capezzoli con un guanto di crine (non troppo duro, però) o con una spugna ruvida. Utilizzate in seconda battuta un emolliente, come l'olio di mandorle o il burro di Karitè. La pelle, in questo modo, si irrobustirà.

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Per l'igiene quotidiana, è meglio non utilizzare saponi per lavare il seno e nemmeno tutti quei prodotti che seccano la pelle e quindi la rendono fragile e soggetta a screpolature. Per una corretta igiene, basta l'acqua.

Si possono anche eseguire degli "esercizi" preparatori, utili soprattutto in caso di capezzolo poco sporgente rientrante. Eccone due molto semplici, da mettere in pratica qualche minuto ogni giorno e utilizzando un prodotto emolliente:

  1. afferrare il capezzolo con pollice e indice: farlo ruotare prima in senso orario e poi antiorario
  2. posizionare i pollici ai bordi dell'areola e muoverli in senso prima orizzontale, poi verticale.

Se i tuoi capezzoli sono piatti o rientranti, puoi anche utilizzare nell'ultimo trimestre della gravidanza delle copppette paracapezzoli che li stimolino a fuoriuscire. Si tratta di "conchiglie" di plastica che esercitano una dolce pressione sull'areola del capezzolo e forzano le aderenze che lo tengono introflesso. Le coppette devono essere indossate il più a lungo possibile, sotto il reggiseno.

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