I Simpson sono finalmente tornati ai livelli di un tempo

Dopo anni e anni di montagne russe e qualche delusione di troppo, la 34esima stagione riporta I Simpson dove meritano: in alto con tanta creatività.

I Simpson sono finalmente tornati ai livelli di un tempo
Articolo a cura di

Questa volta è accaduto l'impensabile, un evento che ormai anche noi - che non abbiamo mai fatto leva su inutili estremismi nostalgici - ritenevamo ai limiti dell'impossibile dopo anni di montagne russe, sperimentazioni non sempre a fuoco e una stagione in particolar modo deludente (qui potete recuperare la nostra top e flop della stagione 33 dei Simpson). In fondo alla base della famiglia gialla più famosa al mondo c'erano e ci sono ancora troppi problemi: una serie che il più delle volte fa fatica a smuoversi dalle proprie fondamenta e a modernizzarsi, un passato talmente luminoso e storicamente essenziale che grava sulla testa di qualunque sceneggiatore, una struttura insensata da oltre 20 episodi stagionali che definire vetusta nell'era dello streaming sarebbe un eufemismo. Eppure una sorta di miracolo è accaduto, perché la 34esima stagione da poco sbarcata su Disney+ è senz'ombra di dubbio e per notevole distacco la migliore degli ultimi 15 anni di storia dei Simpson. Qua invece tutte le serie tv in arrivo su Disney+ a marzo 2024.

È piena di creatività, di battute e gag riuscite, di angoli intelligenti ed intriganti, di personaggi rivitalizzati e ha persino la capacità di riutilizzare in maniera stupenda alcune idee del passato, che all'inizio possono far storcere il naso dato che sembrano banali ripetizioni, ma che alla fine della puntata conquistano. Forse possiamo riassumere in poche parole il nostro pensiero ed apprezzamento così: ci è stato incredibilmente difficile scegliere soltanto 3 episodi per la top, mentre è stato facilissimo selezionare la flop.

Top - Creatività e divertimento al potere

3. Nelson ti presento Lisa (34x09)
Si potrà dibattere all'infinito su quanto e se servisse una nuova rielaborazione futura della storia d'amore mai finalizzata tra Lisa e Nelson. E, ad essere totalmente onesti, non sapremo neanche noi dove schierarci, perché un po' ci sembra un retaggio del passato che potrebbe pure essere abbandonato. Tuttavia, se i risultati sono questi, siamo disposti a rendere Nelson e Lisa la nostra ship definitiva: l'episodio in sostanza è composto unicamente da incontri casuali tra i due nel corso degli anni, niente di più e niente di meno, ed è proprio tale semplicità a renderlo meraviglioso.

L'idea di una storia d'amore così lunga, di avere un legame talmente profondo con una persona da poter riprendere familiarità e complicità nel giro di poche parole scambiate ed al contempo di perdersi sempre e comunque per un tempismo mai giusto è una chiave di lettura attualissima, dolorosa e dolce allo stesso tempo. La ciliegina sulla torta è poi rappresentata, come al solito, da gag esilaranti sulla povertà di Nelson, l'essere sfigato di Milhouse e i soliti piccoli dialoghi su possibili ed improbabili risvolti futuri. Però dai, Milhouse avrà perso di nuovo la ragazza, ma ha conquistato la campana. Meditate, gente, meditate.

2. Il re della gentilezza (34x04)
Ok, ammettiamo candidamente che questo episodio può risultare un po' troppo americano, poiché è una parodia - e una denuncia - degli ambienti estenuanti e ridicolmente tossici che possono crearsi dentro al sistema dei programmi U.S.A., nello specifico gli show mattutini. E di conseguenza se non si ha una minima familiarità con quell'universo, l'insieme finisce per diventare generico, sfocato. Però in realtà cela una critica comica e disillusa su un mondo che sta andando fuori controllo, stracolmo di abusi e di una pressione ingestibile volta a creare contenuti, segmenti, sketch senza pause e senza avere un briciolo di riconoscenza.

Un mondo in cui Marge si ritroverà coinvolta suo malgrado per scappare via dalla famiglia e che presto la divorerà nonostante l'iniziale entusiasmo. Poi, insomma, se volevate vedere da tempo un Krusty danzante finalmente sollevato e felice perché non deve più per forza far ridere qualcuno per guadagnare dei soldi, I Simpson sono pronti a realizzare nel migliore dei modi possibili il vostro straordinariamente specifico desiderio. Oltretutto vi è anche una piccola deriva horror: come potreste definire altrimenti dover mangiare ogni giorno un'insalata di cavolo dal costo di ben 15 dollari?

1. La mia vita in un un Vlog (34x12)
Un celebre episodio di Modern Family prende interamente vita all'interno di un laptop e le sue varie applicazioni. Ecco, qui I Simpson hanno fatto uno step ulteriore: è una puntata che ha luogo soltanto su YouTube, che un utente misterioso sta scandagliando per scoprire qualcosa di più sulla misteriosa quanto ripida ascesa della famiglia Simpson, diventata in pochissimo tempo un fenomeno globale grazie a dei vlog. Ed è semplicemente brillante, un capolavoro assoluto di virtuosismo e creatività che avvolge nella sua simpsonità, per così dire, il microcosmo di una piattaforma e delle sue tendenze.

Video di analisi, teorie complottiste, recap, discussioni "giornalistiche", fonti di scandalo enigmatiche, persone disinteressate e casuali che saltano sul trend del momento, saggi di oltre due ore, ovvero il più classico degli spettacoli che siamo abituati a vedere da anni sulla nostra home di YouTube ad ogni argomento caldo - e poco importa che sia l'adpocalypse o la vicenda Ferragni-Fedez. Tutto reinterpretato tramite la lente di Springfield, in un episodio che siamo certi verrà ricordato per anni a venire non solo per il suo concept geniale, bensì anche per il quantitativo disumano di easter egg e curiosità inserite dagli sceneggiatori negli anfratti più disparati. Lo sappiamo che alla fine dei conti volete tutti sapere cosa succede ad Homer quando non riesce a trovare il frigorifero, suvvia.

Flop - Non terribili, ma noiosi

3. Carl Carlson torna in corsa (34x14)
Si, evidenziamo il prima possibile l'elefante nella stanza: è pur sempre uno dei rari episodi che mette al centro il mitico Carl e allora è scontato che l'insieme sia ben lungi dall'essere un disastro. Allora perché inserirlo in flop? Innanzitutto è forse la dimostrazione più lampante di quanto sia alto e comprensivo il livello qualitativo di questa 34esima stagione, ma soprattutto ci entra perché è, in una singola parola, noioso. Carl trova l'amore e al contempo scopre le sue radici - quelle vere, non islandesi.

È tutto qui, due tipologie di storie antiche quanto l'umanità stessa e che, molto banalmente, non riescono a trovare una rilettura intrigante, fresca o dirompente, anche nello stesso ambito de I Simpson. È un 6, una sufficienza stentata che si regge unicamente sul carisma dei protagonisti e su alcune gag ben congeniate - va detto, la truffa sugli infortuni per ottenere cibo fatto in casa con tanto di calendario delle sventure già programmato è un tocco di classe senza eguali. In altre stagioni si tratta di una puntata che avrebbe meritato almeno una menzione d'onore, qui purtroppo si prende il gradino meno doloroso della flop.

2. Cancellare l'episodio (34x19)
L'aspetto migliore e più squisitamente ironico della puntata è che, se davvero venisse cancellata, tireremmo quantomeno un sospiro di sollievo. Persino sulla carta è un plot che qualunque fan de I Simpson riconoscerebbe all'istante come un campanello d'allarme: Marge e Lisa creano insieme un'organizzazione di beneficenza per offrire ai poveri e senzatetto un modo rapido per pulire i propri abiti. Tra le due, tuttavia, iniziano a sorgere degli enormi conflitti quando la madre entra in un giro losco di sponsorizzazioni e raccolta fondi che comprende le multinazionali ed in generale grandi aziende.

Vi diremo la verità, è una trama che in qualunque altra serie animata - in American Dad o I Griffin ne uscirebbe qualcosa di favoloso - catturerebbe immediatamente la nostra attenzione. Ma un po' chiunque sa che I Simpson non sono mai stati esattamente all'avanguardia nell'affrontare temi etici di piccola o ingombrante portata. Il risultato? Qualche gag carina e la solita lezioncina da due soldi senza conseguenze e distaccata dalla realtà che abbiamo ormai visto in tutte le salse.

1. La ragazza dei birilli (34x17)
E il premio "Peggior uso di un elemento classico del passato" edizione 2024 - sarebbe 2023 in teoria, ma fa nulla, non siamo così fiscali - va a "La ragazza dei birilli", che riporta dagli oscuri meandri della storia de I Simpson il semi-tradimento di Marge, quel Jacques che con i suoi soavi movimenti da giocatore di bowling e l'accento francese aveva quasi distrutto un matrimonio. E, come da tradizione per I Simpson, quando un argomento tanto delicato ed intricato quale una possibile storia extraconiugale viene ripreso, il risultato è un disastro ferroviario su tutta la linea.

Noioso, insapore, poco divertente - gli hipster? Davvero? Ancora? Esistono nuovi stereotipi da sfruttare, l'umanità ne è pregna - e soprattutto incapace di ricreare l'eleganza e la sottigliezza di cui un plot del genere necessita per restare anche solo timidamente a galla. Il fastidio, poi, deriva pure dal fatto che la possibile chiusura dell'iconica pista da bowling di Springfield è un terreno fertilissimo da cui poter creare un episodio leggendario. Per continuare a lavorare lì, Homer fece tutto ciò che gli era possibile. Le potenzialità c'erano, ma alla fine resta solo la delusione.