Arrow, 2×8: la recensione de "Lo scienziato", ecco Flash/Barry Allen

Lo scienziato“, o “The Scientist” ottavo episodio della seconda stagione di Arrow si presenta ai nastri di partenza con grandi aspettative, corroborate non solo dall’ingresso di uno dei più importanti rappresentati dell’universo DC, quale Barry Allen conosciuto ai più come Flash, ma anche e soprattutto per il filone narrativo principale, che comincia a entrare nella fase clou. Iniziamo con la nostra consueta analisi!

Dall’uomo al superuomo, un bilanciamento perfetto

Lo stile di Arrow si è sempre basato sull’uomo normale, un ragazzo diventato uomo dopo l’esperienza isolana, con un taglio tipicamente shakespeariano che ha donato al serial quell’unicità che fin da subito abbiamo conosciuto e apprezzato. Con l’ottavo episodio però la struttura consolidata da un anno e mezzo viene ribaltata in un Flash, da un tipetto niente male, un certo Barry Allen (Grant Gustin) della vicina Central City che col suo sorriso, il suo ritardo cronico e quella musichetta simpatica che lo accompagna stravolge senza neanche accorgersene l’esistenza di tutti, portando alla luce un caso ai limiti dell’impossibile.

Nonostante però l’ironia ritrovata e un mistero di difficile lettura gli autori riescono a tenere a bada l’ossatura centrale di Arrow lontana da potenziali tensioni superumane e sarcastiche con il risultato che durante lo scontro con Cyrus Gold, o più propriamente Solomon Grundy, Oliver finisca inevitabilmente per avere la peggio, per un bilanciamento perfetto tra l’uomo e il superuomo. Per quanto riguarda l’ironia, ne sapremo di più la prossima puntata.

Barry Allen

L’attore statunitense classe ’90, nonostante il peso di qualche critica per la sua giovane età che si scontra con l’idea del Flash classico, sciorina una prestazione da grande attore: in cui i momenti di Barry inteso come ragazzo impacciato e adolescente, si tramutano in quelli di un uomo disperato che porta alla luce un dramma familiare che lo hanno reso disposto a tutto, tra cui mentire sul suo lavoro, se questo vuol dire risolvere un caso impossibile utile a scagionare il padre. Infatti gli autori per ammorbidire e rendere più dolce anche ai più scettici l’età di Gustin, hanno tramutato Berry Allen in un semplice assistente e stagista della scientifica lontano dal diventare quello scienziato forense che tutti conoscono. Tra l’altro le battute sulla sua età non mancano, come quel divertentissimo “I tuoi genitori sanno che sei qui?” dettagli da Oliver. Personalmente tutto il mondo attorno a questa nuova visione di Barry Allen, compreso lui stesso hanno reso certamente l’idea in positivo. E tra l’altro secondo la storia del fumetto, Green Arrow è stato sempre raffigurato come un uomo più grande negli anni rispetto a Barry Allen – se consideriamo il periodo pre-New 52 dell’ Universo DC. Quindi il rapporto Oliver/Barry di 30 anni a 24, appare a conti fatti più che corretto!

A rendere il tutto ancora più convincente c’ha pensato Felicity che ricorda per certi aspetti e quindi in maniera speculare alcuni lati del carattere di Barry. Non preoccupatevi, non solo il fatto di essere un pò impacciata ma anche per la sua arguzia a tratti sorprendente, nonché quella sfrontatezza necessaria per invitarlo al party Queen, e poco importa se il povero Barry ha come obiettivo preferito i piedi della ragazza con cui balla. Oliver che ti succede?

Il discorso su Barry però non si può dire del tutto chiuso, perché è chiaro che ad un certo punto arriva il momento delle riflessioni, dopo l’impressione positiva. Infatti con Gustin l’universo DC si allarga e pure in maniera fondamentale. La responsabilità che dicevo sopra è causa del ruolo che Flash riveste nell’ecosistema DC Comics, che per dirla semplicemente, dopo Batman e Superman c’è lui. Il fatto che Arrow abbia avuto successo, e questo è un bene sicuramente sia chiaro, non toglie il fatto che all’interno delle gerarchie Barry Allen è almeno il terzo per importanza. Cosa che ci fa domandare, oltre una serie Tv, la figura di un giovane Barry Allen, riuscirebbe a stare vicino a Superman (Henry Cavill) e Batman (Ben Affleck)? Al momento ahimè siamo più vicini a quelle voci che preferiscono tenere divise le due cose, c’è ancora pochissimo materiale per giudicare e la prudenza non è mai troppa. Eppure è vero che una Justice League senza lui ed Arrow, ci perderebbe e parecchio. Ritornando alla puntata, per concludere, è stato bello vedere Barry alle prese con sostanze chimiche, in un laboratorio e con un bel fulmine di contorno. Non vi dice niente? Allora forse al momento la cosa più importante da tenere presente è che l’acceleratore di particelle c’entra e pure tanto col giovane Barry, ecco perché tutte quelle notizie sui telegiornali!

Mai sottovalutare Moira se ha un telefono tra le mani. Chi è veramente Isabel Rochev?

L’altro conflitto chiave di questa settimana ha coinvolto Moira e il suo nuovo problema, ovvero il redivivo Malcolm Merlyn. La scelta di farlo resuscitare è stata qualcosa di parecchio discutibile, ma forse necessario per scoprire la verità su Thea. Il punto centrale comunque del dubbio, era che Merlyn potesse tornare ad essere il cattivo principale, cosa che avrebbe stancato e parecchio, ma la telefonata a Nanda Parbat al simpatico Ras al Ghul ha messo le cose a posto, prefigurando Merlino solo per qualche futura apparizione fugace, dunque è ormai chiaro come il cattivo principale sia diverso e di ben altro livello!

Rimanendo sempre nella sfera Moira è stato interessante lo scambio di battute con Isabel, non certo nata ieri e per questo causa di gelosie materne: davvero divertente da guardare! Anche se da queste prime occhiatacce sembra proprio che Moira veda nella Rochev una donna che nasconde qualcosa di molto più terribile che la semplice ambizione professionale. Purtroppo al momento si tratta solo d’impressioni e nulla più, ma anche la storia del fumetto c’invita a tenerla sott’occhio.

Ti rallento

Un pò in sordina invece e ancora poco convincente la vicenda parallela tra Roy, Thea e Sin, che si travestono da investigatori per cercare Max Stanton, amico di quest’ultima. Finalmente tra la vicenda principale e questa vediamo un punto d’incontro, rovinato però ancora una volta da Roy che per la sua imprudenza si becca una bella freccia nella gamba e rallenta in maniera poco corretta il potenziale aggancio all’intreccio principale. Fratello Blood aiutaci tu!

Basta solo un miracolo  

I flashback come ci si poteva aspettare rivestono finalmente una parte più importante, con un minutaggio più soddisfacente, che ci tengono col fiato sul collo fino all’ultimo minuto, coinciso con la dipartita di Slade Wilson.. Apparente? Beh tutti sanno chi è Slade Wilson e giocarselo proprio adesso sarebbe da folli. Peccato che solo alla fine Slade abbia rivelato a Shado cosa provi per lei, chiaro per noi sin dalle prime puntate di questa seconda stagione e davvero toccante in un momento del genere: purtroppo per lui, appare chiaro che il cuore di Shado appartenga a qualcun altro, nonostante Sara continui a gironzolare nei paraggi. Insomma per rimettere le cose a posto ci vorrebbe una vero e proprio Miracolo, o Mirakuru come l’hanno chiamato i giapponesi durante gli esperimenti nella Seconda Guerra Mondiale.

Ci ha sorpreso e in negativo, non me ne vogliate ma gli spoiler voluti rovinano gli episodi successivi, che Oliver riveli a Diggle e Felicity alcuni dettagli sull’isola, in cui comunica di sapere cosa sta succedendo, facendo venire il terrore a Diggle che ci possano essere anche i vampiri di mezzo. Il punto è che non c’era bisogno di dirci che in futuro Ivo sarebbe morto, perchè spalanca una porta che prima era solo socchiusa, e se è una cosa che vedremo solo verso la fine della stagione? Speriamo vivamente di no!

Conclusione

Tranne la piccola macchia dello spoiler, “Lo scienziato” o “The Scientist” raggiunge il risultato sperato, adrenalina pura, insieme ad un bel pezzo di sceneggiatura, caratterizzazione e giusto mix tra presente e passato. Poi il bilanciamento perfetto tra uomo e superuomo, più la new entry Barry Allen, rendono lo spettacolo avvincente a 360° gradi, che ci fanno desiderare con grandissima impazienza di vedere il futuro episodio.

VOTO GLOBALE 9