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  • Immagine del redattoreTommaso Rosa

How I Met Your Mother | HIMYM

Dary...Legendary Esiste solo una parola al mondo per descrivere questa serie TV ed è esattamente Legendary.

Durante il periodo di quarantena ho deciso di iniziare questa fatidica serie TV che molti consigliavano e adesso che ho finito le sue 9 stagioni posso fermamente dire che nessun'altra serie, nessun'altra storia ha influenzato così tanto il mio modo di vedere il mondo come ha fatto How I Met Your Mother. L'ho appena finita e la sto per riniziare in questo momento. Oramai la voce di Ted, Barney, Marshall, Lily e Robin sono sempre con me e mi tengono compagnia. Perchè amiamo così tanto HIMYM? Dopo una piccola ricerca ho scoperto il motivo...questa serie, più di ogni altra, si rifà alla fragilità umana, la mia, la tua, quella di tutti noi. Alla vita di tutti i giorni, ai nostri desideri, ai nostri successi ma sopratutto ai nostri fallimenti.

Tutto questo per via dei personaggi, ma non presi nello specifico perchè nessuno solamente un Ted, una Lily o un Barney ma ognuno di noi, ad un certo punto della nostra vita, è ognuno di essi...fino ad esserli tutti quanti. Per capire bene questo concetto analizziamo il concetto di esistenzialismo del filosofo Søren Aabye Kierkegaard sul cui si basa questa serie. In due delle opere di Kierkegaard, esso dimostra come davanti all'uomo si apra sempre una scelta esistenziale che si compone di 3 stadi precisi della vita: - Stadio estetico; - Stadio etico; - Stadio religioso. L'esteta è colui che vive nell'attimo, inseguendo continuamente il piacere nella ricerca di emozioni sempre nuove ed irripetibili, uniche nel loro genere. Se avete visto la serie, avrete facilmente intuito che questa figura si rispecchia perfettamente nel personaggio di Barney Stinson. Il suo personaggio si basa principalmente sulla passione per il sesso disinteressato e l'obbiettivo di portarsi a letto il maggior numero di ragazze.

L'esteta, proprio come barney, finchè accetterà questa vita frivola e piena di un senso superiore non potrà mai passare allo stadio successivo della sua esistenza. Questo può succedere solo quando esso si accorge dell'insensatezza della vita che sta conducendo. Lo stadio etico, invece, implica l'accettazione di tutte quelle responsabilità che un'esteta non si sarebbe mai aspettato o meglio, rifiutava categoricamente.

Per Kierkegaard l'uomo etico è il buon marito, compagno fedele e buon cittadino. Nella serie l'uomo etico non è Marshall come magari stavate pensando, ma bensì Ted...Colui che ha fatto della ricerca del vero amore una ragione di vita. L'intera trama è sorretta da questo singolo aspetto di questo personaggio, ma la ricerca di quest'amore è anche l'aspetto più controverso dell'intera serie per via del timing sempre errato, questo carattere di Ted è ciò in cui il personaggio si smarrisce di più. Questo perchè passa sempre da un'estremo all'altro, dall'aspettare che il destino faccia una magia senza muovere un dito, al forzarle prepotentemente. Un'esempio lampante? Ted durante il primo episodio si innamora di robin ma spreca le occasioni per baciarla perchè attende che lei gli dia un segnale, da lì organizza meticolosamente ogni singolo momento per cercare di baciarla.

Ma perchè Ted si comporta così? Beh semplice...è comodo. Chi può negare che stare ad aspettare che la tua anima gemella ti arrivi di fronte, non sia comodo? Poi quando si accorge che non funziona, passa dall'altro capo facendo di tutto come per esempio la danza della pioggia per Robin e in questa modo a Ted non ne va mai una giusta.


Il terzo ed ultimo stadio si può applicare a Marshall. Per spiegare questo stadio Kierkegaard prende come esempio Abramo che, nella Genesi, pone fine all’angoscia e al pentimento propri degli stadi precedenti. E così come Abramo, anche Marshall ha un unico credo: l’amore per Lily.

E gli altri personaggi di questa serie? Un'altro fattore fondamentale di questa serie è l'angoscia, potrei spiegarla così...Noi esseri umani viviamo la nostra vita in maniera semplice, e raramente ci soffermiamo a domandarci chi siamo e cosa facciamo, ma quando lo facciamo arriviamo sempre inesorabilmente a porci la grande domanda: ma io esattamente chi sono? E a questa domanda, subentra l'angoscia perchè nell'angoscia il mondo smette di avere una ragione.

Al ballo della scuola il mondo di Lily crolla all'improvviso e l'angoscia si presenta prepotente, tutto d'un tratto viene assalita dal dubbio: Come sono arrivata qui? Come sarebbe la mia vita se avessi percorso una strada diversa? Sommersa da questa angoscia scappa via, se ne va a San Francisco per inseguire il suo sogno perduto.

Marshall, al contrario di Lily, è fin troppo consapevole delle scelte che lo hanno portato dov'è, di come la sua vita non sia come lui la immaginava; il bisogno di provvedere alla propria famiglia lo spinge ad accettare lavori che lui odia, che vanno dalla parte opposta dei suoi sogni. Marshall sacrifica sempre i suoi sogni per il bene di Lily e della sua famiglia. Entrambi hanno ragione e nessuno ha torto...perchè si incontrano perfettamente a metà.

Nonostante tutti i problemi, i guai e le crisi, Marshall e Lily sono i più felici, perchè loro sono l'esempio da seguire.


Per tutta la serie ogni personaggio è spinto a raggiungere lo stadio successivo. Barney dallo stadio estetico deve arrivare a quello etico rinunciando alle squinzie e trovando la volontà di impegnarsi in una relazione seria;

Ted passa da quello etico a religioso, trovando finalmente l'amore e sistemandosi una volta per tutte;

Marshall invece deve accettare lo stadio in cui si trova, trovando un senso alla sua esistenza.


E Robin?

Beh Robin è il personaggio più umano e normale di tutti quanti, la sua caratteristica principale è il continuo dividersi tra la vita lavorativa e quella romantica.

Sa di essere brava nel suo lavoro ma sa anche di essere un disastro nelle relazioni. Ma nonostante tutto, Robin, affronta sempre il tutto a testa alta.

Teme le relazioni impegnative, eppure non si tira mai indietro.


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