La Statua della Libertà è uno dei monumenti più noti al mondo, simbolo di New York e di una nazione intera. Si trova nella Baia di New York, sulla piccola Liberty Island di fronte al distretto di Manhattan: una posizione non casuale, dato che in origine si supponeva che chiunque arrivasse negli Stati Uniti dovesse essere accolto da questo monumento. Nonostante non abbia bisogno di presentazioni, sono tante le cose da scoprire in merito alla nascita di questo prodigio architettonico e alle curiosità che ne hanno contraddistinto la storia. Com’è stata costruita la Statua della Libertà? Quanto tempo ci è voluto? C’è molto da raccontare in merito a questo simbolo statunitense, e oggi siamo qui proprio per tracciare un quadro completo.

Le caratteristiche principali

Prima di scoprire la storia della Statua della Libertà, approfondiamo brevemente le sue caratteristiche principali. La sua altezza complessiva è di 93 metri, ma questo dato comprende tutto ciò che va dalla base alla punta della torcia: senza piedistallo, la statua è alta “solo” 46 metri. L’altezza, unita al luogo in cui è posta, la rendono visibile fino a 40 km di distanza e il ragguardevole peso complessivo della struttura arriva a 225 tonnellate.

Una curiosità che non tutti conoscono è relativa al suo colore: oggi la vediamo verde-blu, ma non ha sempre avuto questo aspetto. In origine, infatti, Lady Liberty presentava un brillante colore rossastro, tipico del rame con cui è stata realizzata: questo materiale, essendo costantemente esposto all’aria, ha finito con ossidarsi e assumere le tinte attuali. Ai suoi piedi si trovano delle catene spezzate, simbolo della liberazione dal potere dispotico, mentre le 7 punte della corona rappresentano i 7 mari e i 7 continenti del mondo.

statua della libertàpinterest
Alvaro García / EyeEm//Getty Images

L’aspetto della Statua della Libertà è quello della dea Ragione, che con una mano regge una fiaccola simbolo del fuoco eterno della libertà e con l’altra una tavola che reca la data della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America.

Chi ha costruito la Statua della Libertà?

L’idea di porre una grande statua simbolica sul suolo statunitense, il cui nome completo è la Libertà che illumina il mondo, non viene da un americano, bensì da un francese: per la precisione l’uomo dietro questa intuizione è Édouard Laboulaye, politico francese che nel 1865 avanza la possibilità di fare un dono al popolo americano per suggellare la fratellanza tra due nazioni nate dalle ceneri di una rivoluzione. Questa idea viene immediatamente accolta da un altro francese, Frédéric-Auguste Bartholdi, che però non è un politico, bensì uno scultore.

statua della libertàpinterest
Prasit photo//Getty Images

Vi sorprenderà sapere che l’ispirazione per la Statua viene da un monumento italiano, il Colosso di San Carlo Borromeo: alta 35 metri, era la statua più alta del mondo fino a quel momento, perciò ideale come prototipo su cui basarsi. Bartholdi, con l’aiuto del suo ex professore, progetta una struttura esterna in rame e una interna in mattoni osservando per lungo tempo il Colosso.

È a questo punto della storia che entra in scena il più celebre Gustave Eiffel, che suggerisce invece di utilizzare una struttura reticolare di colonne e travi collegata al rivestimento esterno in rame tramite dei rivetti. Questa si rivela essere l’intuizione vincente, in quanto evita una pericolosa rigidità del sistema che avrebbe potuto portare a spaccature della superficie e riduce la tensione generata dalle inevitabili differenze termiche tra l’interno e l’esterno della statua.

Arriva in America

Seguendo l’idea di Eiffel, la Statua venne eretta in Francia, con ognuna delle 300 lastre di rame del rivestimento esterno modellata a mano dagli scultori. In particolare, sono la testa e la mano con la torcia le prime parti ad essere completate ed esposte in esibizioni simboliche con l’idea di catalizzare l’opinione pubblica e alimentare la raccolta fondi. Nel 1884 la Statua viene finalmente completata e i vari pezzi vengono spediti uno alla volta negli States attraverso diverse traversate oceaniche, necessarie a trasportare ogni singolo pesantissimo elemento.

Tuttavia, la Statua non può essere sistemata nella baia di Manhattan fino alla costruzione del basamento, che è in carico agli americani: questi, però, non riescono a trovare i fondi necessari. Provvidenziale è l’intervento di un altro personaggio illustre, ossia l’editore Joseph Pulitzer, il quale lancia un’accorata petizione per convincere i newyorkesi a credere nel progetto e a fare una donazione: il risultato è straordinario e in pochi giorni viene raccolto il milione di dollari necessario alla costruzione. Ed è così che nel 1886, a più di un anno dall’approdo in terra americana, la Statua della Libertà viene finalmente inaugurata.