Hyperloop il progetto di Elon Musk ha dato nuovo impulso alle soluzioni di trasporto basate sulla levitazione magnetica, già in uso in molti Paesi asiatici ma non ancora diffusa su scala mondiale.

L’idea di ridurre l’attrito tra le ruote e il binario consentirebbe di far raggiungere ai convogli maggiori velocità in tempi ridotti, limitando la dispersione di energia provocata dal contatto delle ruote al suolo o sui binari.

Si chiama IronLev il progetto tutto italiano che, frutto dell’esperienza maturata da alcuni giovani ingegneri proprio per implementare Hyperloop, mira a far viaggiare i treni a più di 1000 chilometri all’ora.

Punto di forza del progetto la possibilità di utilizzare l’infrastruttura ferroviaria esistente in tutto il mondo, consentendo così ai mezzi a levitazione magnetica di sfruttare gli 1,5 milioni di chilometri di rete “tradizionali”, ovvero costituiti da binari in acciaio.

Le due aziende italiane che hanno brevettato il sistema, Firotto Brevetti e Ales Tech, devono ancora mettere a punto alcuni dettagli come, ad esempio, la possibilità di spostare il carrello magnetico in corrispondenza degli scambi.

E tuttavia, i vantaggi sembrano essere già molto evidenti, a partire dal fatto che i carrelli attuali possono essere smontati e sostituiti dall’innovativo sistema a levitazione. Non è inoltre richiesta energia elettrica per sollevare i convogli, il che significa maggior velocità, ma anche un risparmio considerevole in termini di costi.

Il primo prototipo in scala 1:1 sarà presentato a Spresiano (TV). Il carrello verrà posizionato sui binari e sarà mosso con una forza equivalente a quella che serve per sollevare un piccolo zaino.

Foto IronLev

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