La classe di merito dell’assicurazione autoLa classe di merito dell’assicurazione auto
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Classe di merito: dove trovarla

Uno dei fattori determinanti per la definizione del costo della RC auto è la classe di merito.

Si tratta di un indicatore che definisce la condotta dell'assicurato di anno in anno, premiandolo o penalizzandolo a seconda che abbia causato o meno dei sinistri.

 

La classe di merito si trova sull'attestato di rischio elettronico, ma si può risalire ad essa anche attraverso la targa del veicolo.

 


Dove si trova la classe di merito?


Per conoscere qual è la classe di merito universale e interna, descritte approfonditamente nell’ultimo paragrafo di questo articolo, occorre consultare l'attestato di rischio, un documento che certifica la storia assicurativa dell'automobilista e che dal 1° luglio 2015 è elettronico e consultabile online sul sito della propria compagnia assicurativa.

 

L'attestato di rischio contiene le seguenti informazioni:

  • dati anagrafici del proprietario del veicolo;
  • dati del veicolo, come la targa;
  • classe di merito universale e interna, con indicazione della classe di merito di provenienza e quella di assegnazione;
  • dati sugli incidenti degli ultimi cinque anni, con indicazioni di dettaglio sui sinistri pagati con responsabilità principale o paritaria (incidenti in concorso di colpa) e su quelli riservati a persone oppure a cose.
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    Risalire alla classe di merito dalla targa


    Se per qualsiasi motivo non si ha accesso immediato all'attestato di rischio, ad esempio perché sono state smarrite le credenziali di accesso al portale della propria Compagnia assicurativa e si attende di recuperarle, si può risalire alla classe di merito aggiornata utilizzando la targa del veicolo.

     


    Classe di merito: definizione


    La classe di merito o classe di merito universale (CU), è un parametro che contribuisce a stabilire la sinistrosità dell'assicurato, con una scala di valori a cui corrispondono diversi livelli di costo delle polizze RC auto.

     

    La classe di merito interna è un valore che si trova sempre sull’attestato di rischio, ma è un’indicazione che differisce per ogni singola Compagnia assicurativa e serve solo per determinare la tariffa da applicare al cliente.

     

    Le classi di merito garantiscono un indicatore oggettivo che deve essere applicato da tutte le Compagnie assicurative, che possono poi definire delle regole più dettagliate e applicare delle classi di merito interne, che però devono avere una corrispondenza con le classi di merito universali e l'esplicita indicazione di entrambe sull'attestato di rischio, come vedremo.

     

    A chi si riferisce la classe di merito?

    La classe di merito riguarda il proprietario del veicolo, l'intestatario, e non il contraente della polizza RC auto, che potrebbe essere una persona diversa. Il classico esempio è quello del genitore che sottoscrive la polizza per l'auto intestata al figlio e dunque la classe di merito riguarderà il figlio, come tutti gli altri parametri su cui verrà determinato il premio.

     

    Come funziona la classe di merito?

    Le classi di merito sono 18, con la prima che è la più virtuosa in termini di sinistrosità e poi a scendere fino alla diciottesima. Il sistema funziona sulla base della condotta del proprietario del veicolo e chi si assicura per la prima volta viene assegnato alla classe 14.

     

    Ma c'è la possibilità, dall'aprile 2007, di avvalersi della Legge Bersani che consente di assicurare un nuovo veicolo (inclusi quelli usati ma che passano di proprietà) alla medesima classe dell'intestatario, se si tratta di possessore già di un altro veicolo, o di un familiare convivente.

     

    Quando si verifica un sinistro l'assicurato passerà alla classe superiore (ad esempio dalla 14 alla 15), più onerosa. Mentre se nell'arco dell'anno non ci sono incidenti, la classe scenderà (nel nostro esempio da 14 a 13).

     

    RC auto familiare

    Dal 16 febbraio 2020 è stata introdotta un'ulteriore novità.

    Si può utilizzare la classe di merito più favorevole presente tra i familiari conviventi, per tutti i veicoli (e non solo da auto ad auto o da moto a moto, come previsto dalla Legge Bersani) e non solo in fase di assicurazione di un nuovo veicolo ma anche in fase di rinnovo.

     

    Questo però soltanto nel caso in cui il soggetto interessato al rinnovo non sia responsabile esclusivo, principale o paritario di un sinistro da almeno cinque anni.

     

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