Chef Davide Oldani non poteva mancare tra i commensali della nostra Tavola delle Feste. Storico collaboratore de La Cucina Italiana, ha partecipato al nostro menù conviviale con un suo piatto speciale, i Cappelletti ripieni di cappone al brodo speziato, che poi ha ispirato i Bottoni asciutti in brodo che trovate nel Ricettario di dicembre, ora in edicola.
Milanese, allievo di Gualtiero Marchesi, chef Davide Oldani ha aperto il suo ristorante D’O a Cornaredo (MI) nel 2003. Due stelle Michelin e Stella Verde per la sostenibilità, qui ha fondato la sua Cucina Pop, basata sull’equilibrio dei contrasti.
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Davide Oldani non ha solo una sua peculiare visione della cucina, ma anche del design che l'accompagna. Infatti, nel suo ristorante ogni arredo e complemento è studiato al fine di essere pratico, non solo esteticamente molto bello. Dalla sedia al tavolo con dettagli di praticità non comuni, anche i piatti, i bicchieri, le posate sono studiati ad hoc. La posata Passepartout è forse la più nota, che svolge tre compiti facendo contemporaneamente spazio sulla tavola ed economia nella lavapiatti. Può anche essere acquistata per casa.
Alla nostra Tavola delle Feste ha portato il suo specialissimo cucchiaio forato per gustare al meglio il classico piatto di pasta fresca in brodo che per chef Oldani rappresenta la sua personale tradizione rivisitata. Il suo cucchiaio forato serve per scolare i cappelletti senza bagnarsi “come mi succedeva da piccolo”, per poi bere il brodo dalla fondina tenuta saldamente con due mani: un gesto molto conviviale, tutto italiano.