Alimentazione sostenibile: guida semplice e veloce

Quello che scegliamo di mangiare influenza direttamente il nostro Pianeta. Ecco una guida semplice e pratica per un'alimentazione più sostenibile
alimentazione sostenibile
Monica Bertolazzi

Come scegliere oggi un'alimentazione più sostenibile nel nostro quotidiano per contribuire a preservare il Pianeta? Ecco una guida semplice e veloce per scegliere un'alimentazione più sostenibile e amica del Pianeta. 

Tutti i giorni pratichiamo piccoli gesti che sono grandi per la salute ambientale: dalla raccolta differenziata alla scelta di mezzi alternativi alla macchina. Le scelte sostenibili sono ormai all’ordine del giorno, una di queste è quella relativa alla nostra alimentazione. In questi anni l’approccio al cibo è cambiato fortemente, non è più solo un mezzo di sostentamento o di piacere, è anche e soprattutto in questo periodo una scelta consapevole che molti fanno legata al Pianeta.

Scegliere alimenti giusti per noi e per il Pianeta

Nella categoria degli alimenti sostenibili rientrano tutti i cibi sani, nutrienti e con un basso impatto ambientale in termini di utilizzo di suolo, risorse idriche impiegate ed emissioni di carbonio e azoto.

Innanzitutto la scelta giornaliera per le nostre tavole dovrebbe andare il più possibile verso alimenti reperibili localmente. Basta iniziare a porre attenzione al supermercato e leggere le etichette dei cibi che vogliamo comprare, se questi alimenti sono italiani o esteri e dove sono stati prodotti a esempio.

Se non si possono avere le informazioni dalle etichette, si può chiedere magari al rivenditore di fiducia, che tipo di pesca è stata applicata al pesce che acquistiamo, o se le verdure che abbiamo scelto vengono da agricoltura biologica. Sono pochi gesti ma che ci rendono consapevoli che possiamo cambiare le sorti del mondo che ci ospita.

Consigli per una dieta sostenibile: guida pratica

Quello che compriamo e come si sviluppa la nostra alimentazione sostenibile può contribuire a un minore sfruttamento del suolo, dell’acqua e dell’energia, per questo è meglio cercare prodotti che limitano l’uso di pesticidi, la deforestazione, gli allevamenti intensivi e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Per prima cosa bisogna prediligere prodotti di provenienza locale invece di quelli che viaggiano su mezzi inquinanti.

Meglio acquistare, se si ha la possibilità, direttamente dai produttori e saltare così tutti i passaggi intermedi che si frappongono tra l’agricoltore e il consumatore finale. Prediligere prodotti di stagione, frutta e verdura di stagione non sono solo alleati della nostra salute, ma anche di quella del Pianeta.

Importante poi la questione del packaging alimentare sostenibile, la Commissione europea infatti ha stabilito che entro il 2030 tutti gli imballaggi e le confezioni in plastica presenti sul mercato dovranno essere sostituiti con packaging riciclabile. Per evitare imballaggi di plastica molto inquinanti bisognerebbe acquistare cibi sostenibili sfusi e in “formato famiglia” per ridurre più possibile la proporzione tra l’imballaggio e il cibo contenuto e consumato. Per fare la spesa sarebbe ottimale usare borse di tela, evitano l’uso degli inquinanti sacchetti di plastica.

Per cucinare e ridurre l’energia da utilizzare sarebbe meglio scegliere pentole, frigoriferi e forni a bassa dispersione termica. Il tutto riducendo gli sprechi alimentari, non acquistare troppo cibo e consumarlo in tempi utili. Ultimo, ma tra i consigli più importanti, fare sempre la raccolta differenziata per riciclare e ricavare energia dai rifiuti.

Principi della dieta sostenibile

Per far del bene a noi stessi, ma anche al Pianeta, quindi, è bene seguire diete sostenibili, ovvero modelli a basso impatto ambientale che contribuiscono a una vita sana e alla sicurezza alimentare e nutrizionale. Una dieta sostenibile deve concorrere alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, per questo la dieta mediterranea può essere considerata un modello di dieta sostenibile.

Negli anni il concetto di dieta mediterranea si è evoluto fino a diventare un vero e proprio stile di vita sostenibile. Tra i benefici ambientali portati dal modello mediterraneo abbiamo un elevato consumo di cereali, frutta, verdura e legumi, la cui produzione richiede un impiego di risorse naturali, suolo e acqua, di emissioni di gas serra, meno intensivo rispetto a un modello alimentare basato più sul consumo di carne e grassi animali.

Inoltre tale modello, che prevede il consumo degli alimenti rispettando la loro stagionalità, come richiede la dieta sostenibile, comporta una riduzione degli impatti ambientali, dell’approvvigionamento e dei costi di trasporto da paesi lontani.
In questo modello vi è più consapevolezza alimentare, più legame col territorio, più stagionalità, biodiversità e naturalità degli alimenti.

Da questo derivano anche conseguenti benefici economici che valorizzano le aziende del territorio attraverso l’offerta agro- ed enogastronomica locale.

Piramide alimentare sostenibile

Per una corretta alimentazione sostenibile noi italiani partiremmo già da una buona base, che è rappresentata, come detto, dalla nostra dieta mediterranea, considerata dagli esperti assolutamente sostenibile. La nostra dieta Patrimonio dell’Unesco costituisce la perfetta sintesi della sostenibilità alimentare

A venirci incontro nella parte più tecnica e quindi per capire cosa mangiare e quali alimenti prediligere, arriva la piramide alimentare. La prima versione della piramide alimentare nasce negli Stati Uniti nel 1992 per combattere l’obesità crescente. Nel corso degli anni, però, le varie scoperte in ambito nutrizionale hanno rivisto alcuni principi.

La piramide alimentare è un modello che descrive un regime alimentare corretto ed equilibrato; rappresenta l’importanza dei vari alimenti e la frequenza con i quali andrebbero consumati.
Sul fondo della piramide ci sono: pasta, pane e in generale cereali da consumare quando possibile nella variante integrale, subito sopra troviamo frutta e verdura, andando ancora più in alto troviamo le proteine di origine animale: carne, pesce, uova, latte e formaggi e poi noci e semi oleosi, olio e solo in cima zuccheri, dolci e junk food.

In contemporanea con lo sviluppo del concetto di dieta mediterranea, al fine di bilanciare l’interesse mondiale verso tale modello e con le preoccupazioni di carattere ambientale, IFMeD, (International Federation Mediterranean Diet), ha lanciato una proposta di rappresentazione aggiornata la piramide, presentando la Nuova Piramide della Dieta Mediterranea come un modello salutare e sostenibile. A differenza del primo modello proposto, dove alla base, quindi con una maggiore frequenza di consumo, vi era il consumo di cereali, pane, pasta e riso, nella nuova “piramide sostenibile”, sostanzialmente si aumenta il consumo di pesce e legumi e alla base di tutta la nostra alimentazione troviamo l’acqua. L’intento dell’Ifmed è quello di fornire una rappresentazione unitaria della dieta mediterranea come modello alimentare sostenibile e rappresentativo di tutta l’area del Mediterraneo, da adattare per ogni paese ai propri contesti e alla propria cucina tradizionale.