Quale catering per il matrimonio? I consigli dei wedding planner

Cosa controllare nel contratto, quale menù scegliere e perché assaggiare di nuovi i piatti. I consigli degli esperti per un ricevimento di matrimonio di stile
Quale catering per il matrimonio I consigli dei wedding planner

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Riparte finalmente la stagione dei matrimoni e i futuri sposi possono tornare a sognare - anche sul catering per il matrimonio. Sale da ricevimento da sogno, ville, casali, persino all'estero: dove vi sposerete? Stabilire la location è il primo passo, ma per un matrimonio da favola – siamo in Italia! – il cibo è d’obbligo. Cosa servire come menù? Ma soprattutto, a chi rivolgersi? Abbiamo chiesto ad esperti del settore quali wedding planner e illustri società di banqueting come scegliere e a che cosa fare attenzione. Dal contratto al dessert, ecco a cosa stare attenti.

Qual è la differenza tra catering e banqueting?

Spesso i termini vengono confusi tra loro, in realtà si tratta di due servizi diversi (ma complementari, se lo desideriamo): il catering ruota attorno al cibo, si occupa di allestire un buffet con o senza personale dedicato, elabora menù completi, prepara le portare sul luogo dell’evento oppure in altra sede, per poi trasportarle con tutte le accortezze del caso per preservarne la salubrità. Il banqueting offre invece al cliente diverse opzioni, non solo legate al cibo. Allestisce e arreda gli spazi del ricevimento, si occupa delle decorazioni floreali, ma anche dell’intrattenimento, dalle stoviglie necessarie sui tavoli alla musica. Se avete in mente una festa molto elaborata, e volete organizzarla da soli, meglio avere una società che si occupi di ogni dettaglio. In generale, affidatevi ad esperti che sappiano ascoltare i vostri desideri sulla location e lo stile che vorreste.

Il contratto

Per scegliere il giusto catering per il matrimonio, non dimenticate il lato “burocratico”. Assicurarsi che il contratto sia “tutto compreso” o stabilire con accortezza che cosa sia effettivamente incluso: leggere dunque attentamente le proposte che vengono fornite e compararle per essere sicuri di avere, il giorno del matrimonio, un servizio serio e il più completo possibile, con tutte le attrezzature necessarie. Se si ordina da mangiare, non significa che siano inclusi i piatti, e se il catering pensa al cibo, non necessariamente anche dei tavoli. Non sarebbe bello ritrovarsi… senza le sedie. 

Silvia Sperduti del Catering Enoteca La Torre di Roma, specifica: «Va verificato sempre bene nel preventivo e nel contratto cosa è incluso e cosa è quotato a parte o a consuntivo, a volte preventivi incredibilmente all’apparenza vantaggiosi nascondono costi personale quotati a parte, extra time molto alti e set up non incluso nel prezzo». Che cosa sarà quotato a consuntivo? È un’ottima domanda di cui avere la risposta in fase di preventivo. «Attenzione anche alla clausole vessatorie».

Mette in guardia Martino Crespi, organizzatore di grandi eventi e abituato a gestire situazioni straordinarie che negli ultimi mesi sono diventate piuttosto frequenti. L’annullamento, lo slittamento, la riduzione repentina del numero di ospiti sono tutte eventualità da considerare in sede contrattuale. Esigete professionalità, innanzitutto, e accertatevi poi che il catering da voi selezionato abbia tutte le licenze in regola per svolgere il proprio lavoro

Scegliere il catering

Come scegliere il catering? Martino Crespi viene nuovamente in aiuto, lavorando da anni con l’associazione dei Jeunes Restaurateurs d'Europe. «Bisogna valutare fra i migliori catering della propria zona, sia in merito alla qualità del servizio che alla bontà del menù». Molte location lavorano con uno o più catering, che conoscono e che si muovono con agilità conoscendo il luogo, ma si può anche agire diversamente. Stabilite il budget a vostra disposizione e il numero esatto dei partecipanti: è da questo che si parte per poter richiedere un servizio su misura e confrontare diverse proposte di contratto per scegliere poi quella a voi più consona.

In piedi, seduti, a buffet

Il servizio dovrebbe svolgersi in maniera fluida e senza eccessivi ritardi tra una portata e l’altra, per non tediare gli ospiti e rischiare di avere un banchetto che duri delle ore. Un consiglio che ci viene dato dai fratelli Cerea del Ristorante Da Vittorio, tre stelle Micheline e da decenni uno dei catering più noti in Italia e nel mondo. «Se si sceglie un pranzo seduti, si possono prevedere anche sei, sette portate, altrimenti (opzione sempre più seguita) 4 o 5 isole per il buffet e solo due portate seduti. Negli ultimi anni si predilige la soluzione a isole, con piccole aree tematiche servite da personale apposito per la prima parte del ricevimento, gli antipasti. Poi la restante parte seduti per non stancare troppo gli ospiti». 

Predilige i matrimoni più movimentati Silvia Sperduti, che dice: «Il servizio catering va scelto in base ai propri gusti, le proprie esigenze e, ovviamente, il budget a disposizione. Si predilige sempre avere un gran buffet divertente con tanti corner di antipasti differenti, un momento del servito molto veloce, non più di un'ora, con due o al massimo tre portate, il taglio della torta e un trionfo di dolci».

Il servizio

«Se il matrimonio è a settembre, sarebbe bello anche in mezzo alle vigne, ad esempio in una cantina della Franciacorta» consiglia Chicco Cerea, a sottolineare che l’ambientazione è fondamentale per la riuscita di una festa. Così come la scelta degli elementi, che devono di conseguenza essere tutti perfettamente armonici. Piatti, bicchieri e stile del servizio? «Dipende dal contesto, in una villa antica sono bellissimi oro e argento; in campagna è perfetta la ceramica e il metallo». E poi il personale di sala, che deve essere attento, discreto, con un cameriere ogni dieci massimo quindici invitati. 

Il menù per il matrimonio

Assicuratevi che il menù tenga conto in primis della stagionalità (nessuno vorrebbe mangiare un risotto con radicchio e salsiccia a luglio), dei vostri gusti e anche delle scelte alimentari alternative da disporre per gli ospiti con intolleranze o che seguono diete particolari. Esigete massima qualità della materia prima, provate il menù completo in anticipo, privilegiate prodotti a km zero e fate in modo che lo spreco sia ridotto al minimo. Buffet stracolmi e portare in numero infinito sono un’inutile esborso di denaro. 

Giorgia Fantin Borghi, nota wedding planner, ci dice: «Scegliete piatti che normalmente la gente non mangia nel quotidiano, meglio in piccole dosi, ma ricercate: soluzioni gourmet e speciali insomma». Se a buffet però ci si può sbizzarrire, lasciando agli ospiti la possibilità di scegliere, per i piatti serviti al tavolo, invece, ammonisce Cerea, «mai piatti troppo “particolari” come trippa o interiora». Insomma, «non vanno scelti solo i piatti che piacciono di più, ma soprattutto i piatti adatti a quella determinata stagione», spiega Silvia Sperduti. «Se fate la prova menù a ottobre e scegliete un buonissimo risotto ai funghi porcini e castelmagno, è evidente che quel risotto nel vostro matrimonio di agosto non andrà bene». Non fate scegliere a loro, fatevi consigliare, e pretendete di assaggiare tutte le ricette servite e di averle in linea con la stagionalità.

Guardate, assaggiate

Non dimenticatevi dell’importanza dei sopralluoghi sul luogo dell’evento: per la buona riuscita di tutta la cerimonia, è utile ritagliarsi del tempo per verificare personalmente tutti gli aspetti fondamentali, dalla fruibilità della location, agli addobbi e via dicendo.