Ciccio Sultano apre Giano al W Rome: provato per voi

Metti una cena al nuovo ristorante di Ciccio Sultano a Roma: dalla location al menù, ecco l'esperienza di gusto in parole
Ciccio Sultano apre Giano al W Rome provato per voi
Ciccio Sultano apre Giano al W Rome
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Giano era il dio romano protettore degli inizi e dei passaggi, nelle attività umane e in quelle naturali. Il nome è più che mai appropriato per la nuova avventura di Ciccio Sultano, lo chef siciliano pluristellato che approda nella capitale con un ristorante elegante che ti coccola e ti fa sentire subito a casa. Giano è al piano terra di W Rome, l’hotel da poco inaugurato nella tranquilla via Liguria, a un passo da via Veneto, dieci minuti a piedi da piazza di Spagna, meno di quindici minuti dalla Fontana di Trevi. L’hotel da 162 camere, che si sviluppa su due palazzi adiacenti del XIX secolo, segna il debutto italiano di W Hotels Worldwide, parte del portfolio di 30 marchi alberghieri di Marriott Bonvoy,

Ciccio Sultano, dalla Sicilia a Roma

Giano era anche un dio bifronte, come Ciccio Sultano, che riassume la propria filosofia in cinque parole: «Per andare avanti, guardo indietro». Per lo chef ogni innovazione deve fare tesoro del passato. Quindi crea attingendo dalla tradizione della cucina di famiglia, di strada e delle feste popolari della sua Sicilia. Al suo fianco è una garanzia la mano esperta del giovane chef executive Nicola Zamperetti, un veneto che dopo varie esperienze internazionali conosce tutte le sfumature della cucina siciliana.

La proposta gastronomica del Giano

Se prima del pranzo o della cena si vuole gustare un aperitivo nell’accogliente W Lounge Bar o nel tranquillo Giardino Clandestino, dalla cucina arriva uno stuzzicante finger food fatto di pane e panelle, sfincione palermitano (la tipica focaccia con pomodoro, cipolle e formaggio Ragusano DOP), arancini pomodoro e mozzarella («sono arancini siciliani travestiti da supplì romani», scherza lo chef), taco di tonno e il morbidissimo prosciutto Sant'Ilario.

Seduti alla tavola di Giano, in un ambiente luminoso, coccolati da un servizio giovane e attento, le proposte spaziano fra mare e terra, con tanta Sicilia, ma non solo. Belle da vedere (subito instagrammabili, allineate nel piatto di portata) e poi tutte da gustare le Sarde a beccafico alla palermitana. Delicatissimo il Carpaccio di cernia bianca servito su una croccante misticanza. Regala emozioni il sapore deciso della Ventresca di tonno, che essendo un pesce a sangue caldo, Ciccio Sultano fa cuocere in una salsa di vitello contornata da una salsa di cipolle caramellate e sommaco, una spezia dal sapore agrumato.

Ciccio Sultano (in primo piano) e Nicola Zamperetti.

Tra i primi è indescrivibile l’esplosione di sapori che invade la bocca quando si addenta una forchettata dello Spaghetto Taratata. Il nome evoca lo squillo di tromba della battaglia che si svolse a Scicli fra Normanni e Mori nel 1091, vinta dai Cristiani per l’intervento della Madonna. Nel piatto si amalgamano bottarga rossa di tonno, limone, mollica di pane abbrustolita (muddica atturrata) e carpaccio di cernia. L'equilibrio raggiunto è miracoloso. Altri classici siciliani in menù sono il Pacchero fuori Norma (con melanzane, pomodoro e ricotta salata) e la Pasta con le sarde.

Dalla griglia può arrivare un polpo tenerissimo, una spigola, un’imponente costata di manzo o il classico pollo ruspante di Ciccio Sultano, insaporito di profumatissime erbe aromatiche. Per i vegetariani Giano propone un Cavolfiore arrostito condito con yogurt, cetriolo e salsa allo zenzero. In menù non manca la classica e sicilianissima Caponata per un goloso contorno.

Fabrizio Fiorani.

Arrivati al dessert, sorpresa. Non esiste una carta dei dolci. In tavola arriva invece una mazzetto di foto Polaroid con le immagini delle creazioni preparate dal capo pasticciere Fabrizio Fiorani che al W Rome ha il suo primo spazio dedicato: Zucchero x Fabrizio Fiorani. Fabrizio ha un volto da antico romano, l’eloquenza di un consumato showman e un motto che recita: «Ricordiamoci di regalare momenti di felicità». Lui ci riesce benissimo con il classico cannolo siciliano o con creazioni incredibili come il personale tributo a Ciccio Sultano, il delicato Olio, sale e grano, i tre elementi che fanno da ponte tra la Mesopotamia, dove tutto è iniziato, e il Mediterraneo. Lo show preferito di Fiorani è la distribuzione di una moneta con il proprio ritratto da utilizzare nella macchina Insert coin di Zucchero, portata accanto al tavolo. La macchina distribuirà piccole creazioni realizzate a mano da Fabrizio o un ricco mix di frutta secca con cui ricoprire un delicato gelato alla vaniglia.

Per chi pernotta in hotel, la festa riprende al momento della colazione, con un trionfo di piccoli maritozzi, veneziane fragranti, croissant, panini al cioccolato, crostate e altre prelibatezze.