Agenti, arresti, sparatorie, pedofili, sangue e cadaveri nascosti anziché seduzioni, tradimenti, intrighi e sesso: arrivato quasi alla fine della terza stagione il serial tv Desperate Housewives (Casalinghe disperate) ha cambiato volto scegliendo i temi noir per tentare di conquistare nuove quote di spettatori. Sono state le indagini di mercato a spingere la tv Abc a rimodellare le vicende che tengono banco nell’elegante sobborgo di Wisteria Lane aggiungendo al molto rosa anche una abbondante quota di noir.

Tutto inizia con il coma di Mike Delfino (James Denton), causato da un investimento niente affatto casuale, che al risveglio viene accusato di aver ucciso una giovane ed avvenente ragazza occultandone il cadavere. Delfino viene sorpreso dalla polizia mentre scava in prossimità del luogo della sepoltura clandestina e finisce dietro le sbarre pur non riuscendo a confessare perché afflitto dall’amnesia conseguente all’incidente subito. Il sospetto di essere un killer prende così il sopravvento su un personaggio che i telespettatori si erano abituati a vedere conteso fra i letti della bruna Susan Mayer (Teri Hatcher) e della bionda Edie Britt (Nicollette Sheridan). Ma il giallo sull’omicidio è nulla rispetto alla sparatoria - con tanto di morto - che avviene quasi casualmente dentro il supermercato tradizionale meta delle casalinghe disperate, quando la moglie del titolare entra pistola alla mano andando a caccia del marito fedifrago per poi iniziare a fare fuoco contro i clienti, ferendo fra l’altro anche Lynette (Felicity Huffman) che da quel momento in poi attraversa gli episodi con il braccio legato al collo. La vittima è la giovane ex del marito di Lynette, uccisa sul colpo in una scena che ha riproposto sul piccolo schermo la banalità dei troppi omicidi che continuano a costellare la vita quotidiana dei piccoli centri d’America. La stessa Lynette diventa a sua volta ingranaggio di una vicenda di ancor più vasta portata quando scopre nel sotterraneo della casa di un nuovo vicino - interpretato da Mark Moses - una collezione di foto di bambini seminudi che ne fanno supporre le tendenze pedofile. Lynette non riesce a mantenere il segreto perché teme per i propri figli ed innesca così un pathos collettivo fra le mamme del sobborgo che trasforma Wisteria Lane nel palcoscenico di una caccia al pedofilo, con tanto di manifestazione di piazza da parte di una folla di genitori che vogliono allontanarlo dal quartiere. Anche qui c’è una vittima: la sorella inferma del presunto pedofilo, stroncata da un infarto proprio a causa delle proteste di piazza. Con la salma portata via dall’autombulanza Paul Young (Moses) getta la maschera, conferma implicitamente di avere un debole per il sesso con i bambini e minaccia Lynette di non farle più dormire sonni tranquilli.

Come se non fosse abbastanza si scopre anche che Orson Hodge (Kyle Maclachlan), nuovo compagno della rossa Bree Van De Kamp (Marcia Cross) ha nell’armadio lo scheletro di un ricovero per malattie mentali in età giovanile che lo trasforma nel possibile colpevole dello stesso assassinio per il quale Mike Delfino sta per essere processato. A ricordare agli spettatori che Casalinghe Disperate è anche un fumetto rosa non restano che le gesta sexy di Gabrielle Solis (l’Eva Longoria che presto convolerà a nozze con Tony Parker) alle prese con un tentativo di seduzione tanto intrigante quanto rilassante rispetto alle vicende che vedono impegnate le altre quattro protagoniste di uno show che continua, comunque, a mietere successi di ascolto. Forse proprio a causa della staffetta fra emozioni rosa e noir.

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