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Perché le Piramidi di Giza sono uno dei più grandi misteri dell'Antico Egitto?

Le antiche opere di ingegneria di Giza sono talmente impressionanti che ancora oggi gli scienziati non sono riusciti a stabilirne con esattezza la realizzazione.

da Brian Handwerk

pubblicato 08-06-2022

Le tre celebri piramidi di Giza

Le tre celebri piramidi di Giza e i loro elaborati complessi sepolcrali furono eretti dal 2550 al 2490 a.C., epoca particolarmente prolifica di grandi opere architettoniche. Le piramidi furono costruite dai Faraoni Khufu (quella più alta), Khafre (quella posteriore) e Menkaure (quella anteriore).

FOTOGRAFIA DI Cordon Press

Le Piramidi di Giza furono costruite per durare per l'eternità, e così hanno fatto. Questi monumentali sepolcri dell'Antico Regno d'Egitto furono realizzati circa 4.500 anni fa.

Secondo le credenze dell’epoca, con il passaggio alla vita ultraterrena, i faraoni egizi sarebbero divenuti delle divinità. La costruzione di templi dedicati e degli enormi sepolcri a piramide faceva parte della preparazione per l’aldilà e dunque l’abbondanza di suppellettili era destinata a sopperire a tutte le necessità del sovrano nel corso del suo regno ultraterreno.

Il faraone Khufu avviò il primo progetto di Piramide di Giza, nel 2550 a.C. circa. La sua Gran Piramide è la maggiore di Giza e le sue torri svettano a circa 481 piedi (147 metri) sull'altipiano. Si stima che vennero utilizzati 2,3 milioni di blocchi di pietra, il cui peso andava in media da 2,5 fino a 15 tonnellate.

Il figlio di Khufu, il faraone Khafre, fece costruire la seconda Piramide di Giza, nel 2520 a.C. circa. La sua necropoli comprendeva anche la Sfinge, un misterioso monumento in pietra calcarea con corpo di leone e testa di faraone. Si ipotizza che alla Sfinge fosse affidato il ruolo di sentinella dell'intero complesso sepolcrale del faraone.

La terza delle Piramidi di Giza è considerata di minore importanza rispetto alle prime due. Venne fatta costruire dal faraone Menkaure, nel 2490 a.C. e ospitava un tempio funerario molto più elaborato.

Ciascuna enorme piramide altro non è che una porzione di un complesso superiore in cui sono inclusi un palazzo, templi, bacini per battelli solari e altri elementi.

Boom edilizio

Le antiche opere di ingegneria di Giza sono talmente impressionanti che ancora oggi gli scienziati non sono giunti a stabilire con esattezza come siano state costruite le piramidi. Si è potuto comunque apprendere molto in merito alle persone che le hanno costruite e al potere politico necessario per farle realizzare.

I muratori erano lavoratori egizi particolarmente abili e ben nutriti che vivevano nelle vicinanze, in una città temporanea. Gli scavi archeologici di questo affascinante sito hanno portato alla luce una comunità altamente organizzata, ricca di risorse, sicuramente dotata di un solido governo esercitato da un potere centrale.

È probabile che le comunità di tutto l'Egitto inviassero muratori, oltre che derrate alimentari e altri materiali necessari, per cui lo svolgimento di questi grandi lavori assunse la forma di progetto su scala nazionale attraverso il quale si manifestavano la ricchezza e il dominio esercitato dagli antichi faraoni.

Queste scoperte portarono Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità d'Egitto ed esploratore in residenza del National Geographic, a dichiarare che in un certo senso furono le piramidi a costruire l'Egitto, piuttosto che il contrario.

Tutela del passato

Se le Piramidi hanno contribuito a costruire l'Antico Egitto, hanno anche contribuito a conservarlo. Giza ci permette di esplorare un mondo scomparso secoli fa.

"Molti pensano che il sito sia semplicemente un cimitero in senso moderno, ma è molto di più", dice Peter Der Manuelian, egittologo del Museo delle Belle Arti di Boston e dell'Università di Tufts. "Nelle decorazioni di questi sepolcri si possono osservare meravigliose scene che illustrano ogni aspetto della vita nell'Antico Egitto - per cui questi monumenti non riguardano semplicemente gli aspetti connessi con la morte degli Egizi, bensì quelli vincolati alla loro esistenza terrena".

L'arte funeraria include affreschi che ritraggono antichi contadini mentre lavorano i campi e si occupano dell’allevamento del bestiame, ma anche scene di pesca e uccellagione, falegnameria, sartoria, rituali religiosi e pratiche funerarie.

Testi e iscrizioni hanno dato un enorme contributo agli studi di lingua e grammatica egizie. Secondo Der Manuelian: "Le pareti delle piramidi di Giza ci offrono materiale praticamente su qualsiasi aspetto della civiltà dei Faraoni si voglia approfondire".

Per rendere accessibili queste preziose risorse a tutti, Der Manuelian porta avanti il Progetto Archivi di Giza, un'enorme collezione di fotografie, planimetrie, disegni, manoscritti, registri di suppellettili e diari delle spedizioni che permettono di realizzare una visita virtuale dell'altopiano.

la figlia di Khufu

I parenti del faraone, come Nefertiabet, la figlia di Khufu—ritratta su questo bassorilievo trovato nella tomba di Giza—furono sepolti accanto alla piramide del sovrano.

FOTOGRAFIA DI Werner Forman,Gtres

I registri più antichi riportano dipinti e iscrizioni che ora sono svaniti; vi sono inoltre registrati manufatti andati perduti o distrutti, e rivelano la presenza di tombe non accessibili al pubblico.

Sulla base dei reperti rinvenuti durante il ciclo di scavi durati più a lungo in assoluto a Giza, la spedizione di Boston del Museo delle Belle Arti di Harvard, Der Manuelian spera di aggiungere contenuti internazionali e di far diventare l'archivio il deposito online principale di materiale connesso con Giza.

Sottolinea tuttavia che nulla potrà mai replicare o sostituire l'esperienza di una visita di persona a Giza.

Il futuro delle Piramidi

Il turismo verso queste strutture è calato di colpo a partire dall'avvento della Primavera Araba nel 2011, quando l'Egitto ha sperimentato delle rivolte politiche che sono andate avanti per anni. A partire da allora si sono succeduti svariati cambiamenti governativi e l'instabilità politica ha per conseguenza l'incertezza del futuro del turismo alle Piramidi.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su nationalgeographic.com.