UNA SCRIVANIA in penombra, un bicchiere di whiskey e una Lucky Strike sempre accesa nell'ufficio newyorkese di Don Draper, geniale pubblicitario della serie tv Mad Men, che riaprirà la sua porta a marzo 2012 in America per la quinta stagione. Ma il creatore Mattew Weiner, già produttore e sceneggiatore dei Sopranos, di solito restio alle anticipazioni, ha già in mente il finale: annuncia, infatti, che la serie si chiuderà alla settima stagione con un Mr. Draper ottantenne, senza però spiegare come riuscirà la storia a fare un salto di 40 anni rispetto al periodo in cui è ambientata, gli anni Sessanta.

In tre anni, infatti, si giungerà a vedere che fine fa Don Draper nel Terzo Millennio, nel presente del 2011. "Mad Men non è Lost - spiega il creatore - non ci saranno misteri irrisolti, ma quello che più mi interessa è che il pubblico segua il cammino fino alla fine, l'intero corso di una vita umana".

Vedremo quindi lo staff dei creativi e il loro mentore affrontare l'arrivo della tecnologia, di internet e la sfida dell'advertisement nel mondo globalizzato?

"Nella settima e ultima stagione" ha detto Pais Weiner al sito grantland.com, "vorrei che lo spettatore si faccia un'idea di ciò che ha portato Draper fin lì e che entri in contatto con ciò che riguarda la nostra vita oggi".

L'idea di mostrare Don da vecchio, ha confessato, gli è venuta a metà della quarta stagione e ha paragonato il finale della serie al disco Abbey Road del Beatles, un lavoro che non a caso "termina con la canzone "The end" e che è il culmine dell'esperienza di un gruppo di persone che lavora insieme al massimo livello".

Mad Men ripercorre i cambiamenti sociali e culturali negli Stati Uniti degli anni 60 vissuti dalla prospettiva di una agenzia pubblicitaria di New York, nel periodo in cui si diceva che le sigarette non facevano male, e in cui il marketing così come lo conosciamo oggi, era ancora agli albori.

Mad Men è stata la prima produzione del canale AMC, che prima del 2007 era dedicato solo ai classici del cinema, e il successo della serie ha portato alla produzione di The walking dead e Breaking Bad. La serie ha vinto l'Emmy come miglior fiction negli ultimi quattro anni.