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Dopo trentatré stagioni, Smithers dei Simpson ha finalmente un fidanzato

L’ultimo episodio nella 33ª stagione dei Simpson, “Portrait of a lackey on fire”, segna una svolta nella ultra-trentennale storia del cartone animato più famoso del mondo. Per anni, infatti, una delle inside joke dello show era stata la sessualità di Waylon Smithers, il galoppino di Charles Montgomery Burns, il capo di Homer alla centrale nucleare di Springfield. Che Smithers sia omosessuale lo sanno tutti e che fosse innamorato di Burns anche – tra le gag più citate della serie c’è quella in cui sogna il signor Burns che entra nella sua camera da letto volando attraverso la finestra, o quella in cui si immagina protagonista, sempre assieme a Burns, di una scena à la Un tram che si chiama desiderio – ma la sua omosessualità non era mai stata raccontata in un episodio della serie. Ecco, “Portrait of a lackey on fire” fa esattamente questo: racconta una storia d’amore tra Smithers e un nuovo personaggio di nome Michael de Graaf (doppiato in America da Victor Garber). È la prima volta che per Smithers viene scritta una storia d’amore “seria” e che la sua sessualità non viene usata a fine esclusivamente umoristico.

Oltre a essere una piccola pietra miliare per lo show creato da Matt Groening, “Portrait of a lackey on fire” ha anche una storia produttiva molto particolare. A scrivere l’episodio andato in onda il 21 novembre sono stati Rob e Johnny LaZebnik, padre il primo e figlio il secondo. Rob è nella squadra di sceneggiatori dei Simpson da tanti anni, Johnny bazzica la writing room della serie sin da quando era piccolo e suo padre lo portava con sé a lavoro. Quando la sceneggiatura di questo episodio è stata assegnata a lui, Rob ha deciso di coinvolgere Johnny nella scrittura per rendere la storia più realistica e sincera: Johnny, infatti, è omosessuale.

Questo episodio rappresenta anche un’altra prova degli sforzi che i Simpson stanno facendo per restare al passo con i tempi. Negli ultimi anni lo show è finito spesso al centro delle polemiche perché accusato di scarsa sensibilità nei confronti del tema della rappresentatività dei suoi personaggi e del suo cast di doppiatori (il caso Apu è arrivato anche qui da noi in Italia).