djbranko
(1073 punti)
3' di lettura
4 / 5 (3)

Doping nello sport

Il doping è l'uso di sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell'atleta. Il doping è un fenomeno con cui si individua un'infrazione all'etica sia dello sport che della scienza medica. I regolamenti sportivi vietano il doping, regolamentando strettamente le tipologie e le dosi dei farmaci consentiti, e prescrivono l'obbligo per gli atleti di sottoporsi ai controllo antidoping, che si effettuano mediante l'analisi delle urine e in alcuni casi anche del sangue.

Gli atleti che risultano positivi alle analisi vengono squalificati per un periodo più o meno lungo; nei casi di recidiva si può arrivare alla squalifica a vita. Il Comitato Olimpico Nazionale (CIO) ha istituito un'apposita agenzia, la WADA, che si occupa della lotto al doping.
Nonostante i controllo, l'uso di sostanze e terapie dopanti è diffuso non solo nello sport professionistico ma anche in quello dilettantistico e perfino amatoriale. Attorno al fenomeno del doping c'è un giro d'affari che in Italia è stimato in circa 500 milioni di Euro.

L'utilizzo delle sostanze dopanti nello sport

I paesi dell'Europa dell'est hanno recitato il ruolo di precursori in questo campo, applicando il doping in maniera sistematica nel periodo che va dagli anni '60 agli anni '80 soprattutto sugli atleti, mentre evidenti erano i miglioramenti in termini di struttura fisica e risultati agonistici, specialmente per le atlete donne che venivano trattate con ormoni maschili. Ciò ha portato a gravi danni fisici e psicologici per molti atleti e c'è anche chi addirittura come la pesista Heidi Krieger è stata costretta visto gli ormai enormi cambiamenti nel fisico a diventare uomo. Casi particolarmente clamorosi di doping sono stati quelli di Ben Johnson, squalificato alle Olimpiadi di Seul nel 1988 dopo aver vinto la corsa dei 100 metri e stabilito il nuovo record del mondo, e quello di Marco Pantani, escluso dal Giro d'Italia del 1999 alla vigilia della penultima tappa mentre era largamente in testa alla classifica (Pantani non risultò positivo a sostanze dopanti ma il suo ematocrito era superiore al valore massimo consentito). Negli ultimi anni in Italia e altri paesi il doping è diventato un reato,sotto la fatti della frode sportiva. Questa normativa permette di colpire più efficacemente una pratica che in precedenza era sanzionabile solo sul piano sportivo. E' punibile sia l'atleta che fa uso di sostanze dopanti, ma anche il medico che le prescrive o somministra, sia chi la commercio dei farmaci vietati.