Reichstadt1946
(63170 punti)
13' di lettura

Presentazione del romanzo – Articolazione e tematiche

Cuore di tenebra (Heart of Darkness) è un racconto breve di 130 pagine scritto da J. Conrad nel 1899. Sebbene ispirato alla vita dello scrittore, esso rimane un frutto della fantasia. Conrad usa spesso questo procedimento, traendo spunto dalla sua vita.
Il libro è in parte ispirato al suo viaggio in Congo durante il quale risalì l'omonimo fiume per andare a prendere Georges-Antoine Klein, un agente della Compagnie du Commerce et de l' Industrie du Congo.
Questa novella è soprattutto una denuncia del colonialismo.
Infatti, con il pretesto di civilizzare i popoli primitivi, gli europei erano soliti impadronirsi delle loro terre per sfruttarle.
Il libro evidenzia anche la dualità dell'uomo: può essere buono ma anche tornare a uno stato molto più primitivo.
Tuttavia, per lui la donna non è così e deve rimanere "pura" oltre che "innocente", motivo per cui preferisce mentire alla vedova di Kurtz sul comportamento tenuto dal marito. Per lui esistono due mondi separati: quello degli uomini e quello delle donne.

Il libro è diviso in tre parti:
• Il nuovo lavoro di Marlow fino a quando non arriva alla stazione dove recupera e ripara la sua barca. (1 mese per arrivare in Africa, 1 mese di cammino, 3 mesi per riparare la barca = 5 mesi)
• Partenza fino al suo arrivo da Kurtz. (2 mesi)
• Visita di Kurtz fino a quando Marlow torna a casa.
La novella narra le vicende di Marlow e dei suoi tre compagni di nave: l'avvocato (che possiede l'unico cuscino), il ragioniere e l'amministratore delegato sul Nellie, un cutter da crociera (=barca a vela a due alberi) che è immobilizzato a Gravesend nell'estuario del Tamigi in attesa dell'alta marea.
Egli racconta loro della sua avventura, vissuta anni prima in Africa. Sarà interrotto solo una volta a causa del suo linguaggio un po' volgare, ma affascina coloro che lo ascoltano. La sua avventura: arriva al porto di Matadi da dove inizia a fare una lunga passeggiata per arrivare alla sua nave a Kinshaa. Poi deve sistemare l’imbarcazione. Quindi, si immerge nella giungla, lungo il fiume Congo. Più il viaggio procede, più crede di tornare indietro nel tempo e lontano dalla civiltà. Alla fine, incontra Kurtz che muore durante il viaggio di ritorno. Le tenebre sono quella dell'anima di Kurt.
Il racconto è stato scritto molto velocemente, in soli quattro mesi.

Sommario - Parte I

All'inizio della storia, Marlow sta cercando lavoro in Africa, sul fiume Congo. Riesce ad ottenerne uno, grazie a sua zia (Marguerite Poradowska nella biografia di Conrad) che si è rivolta alle sue conoscenze. Assunto da una compagnia di Bruxelles, Marlow deve sostituire il capitano Fresleven che è stato ucciso a causa di un malinteso.
Quest'ultimo probabilmente voleva riaffermare il rispetto di sé dopo tutti gli anni trascorsi a combattere la sua "nobile causa". Viene ucciso per caso dal figlio del capo villaggio, con una lancia. Una volta morti, tutti fuggirono e il villaggio fu abbandonato.
Marlow si imbarca su un piccolo battello a vapore, diretto in Congo. La sua missione è avere notizie di Kurtz, un cacciatore di avorio che gestisce un avamposto commerciale nel bel mezzo della giungla.
Pur non sapendo nulla di questo Kurtz, scopre che ha molto talento: esso avrebbe fornito più avorio di tutti gli altri responsabili dell’avamposto commerciale messi insieme. Questo era dovuto ai suoi metodi "non ortodossi".
Viaggia da Londra a Bruxelles per un colloquio e una visita medica. Nella sala d'attesa, osserva una mappa del mondo colonizzato del tempo. Vede che c'è molto rosso (Gran Bretagna) e blu (Francia). Lui si stava recando nella zona colorata di giallo (Belgio), situata proprio al centro dell’Africa. Vede il fiume che prenderà e lo descrive come "affascinante, mortale – come un serpente".
Il vecchio dottore lo visita gli chiede se gli può misurare la sua testa, richiesta utile per i suoi studi. Secondo lui, il grado di civiltà dipenderebbe dalla misura del cranio ed è il primo inglese che può esaminare.
Si imbarca su un piroscafo francese che fa scalo in quasi tutti i porti della rotta, per sbarcare soldati e doganieri. Dopo 30 giorni, vede la foce del fiume. L’imbarcazione si ferma al largo della sede del governo, e il suo compito deve diventare operativo solo a circa 200 miglia di distanza.
Parte per una postazione 30 miglia a monte e poi si imbarca su un piccolo piroscafo marittimo, comandato da un capitano svedese.
Finalmente, con i suoi quattro bauli a l seguito, raggiunge la postazione della sua Compagnia. Quando arriva, vede i neri lavorare e li trova infelici. Poi cade in una buca: si chiede se forse ci sia un bisogno filantropico nell’assegnare ai neri qualcosa da far. È dalla bocca del ragioniere, un bianco vestito di bianco, che sente per la prima volta il nome di Kurtz. Resteranno 10 giorni in questa postazione.
Trascorsi dieci giorni, parte con una carovana di 60 uomini per una marcia di 200 miglia. Il quindicesimo giorno arriva in vista del grande fiume e giunge al Central Post. Marlow scopre che il suo piroscafo è stato affondato (intenzionalmente?), ci vorranno mesi per ripararlo. Il direttore ha stimato tre mesi, che era secondo Marlow, una precisione estrema.
Nella sua stanza, scopre che Kurtz ha dipinto una donna drappeggiata e bendata, che porta una torcia accesa, dipinta più di un anno prima quando non esisteva ancora la postazione commerciale. Simboleggia la colonizzazione.
Ripara il piroscafo in tre mesi e rimarrà a bordo notte e giorno. Gli mancano i rivetti e alla fine riuscirà a ottenerne alcuni, ma non li riceverà mai!

Parte II

Il piroscafo parte con 20 cannibali, 3 o 4 pellegrini, Marlow e il direttore. Non è sempre rimane a galla, per cui, a volte, i cannibali devono entrare in acqua e spingerlo.
A 50 miglia dalla Postazione interna scoprono una capanna di canne abbandonata. Un cartello a terra avverte: "Legno per te. Sbrigati. Avvicinatevi con attenzione." Qui, di recente ha vissuto di recente un uomo bianco; c'è il libro "Ricerca su alcuni punti di navigazione" di Towson. Marlow pensa che ci siano trascritte delle note in codice, ma in seguito scopre che in realtà è russo.
Dopo un po', arrivano davanti a un banco di sabbia in mezzo al fiume. Marlow decide di andare a sinistra ma poi si rende conto che si è trattato di un errore: l'acqua è bassa rispetto al percorso che segue la riva destra. Sono attaccati dagli indigeni con le loro frecce.
Un uomo dell'equipaggio, accanto a Marlow viene trafitto da un giavellotto e il sangue riempie le scarpe di Marlow. Sente un bisogno impellente di cambiare scarpe e calzini e di gettare quelli sporchi nel fiume.
Sulla costa, vedono una persona (simile ad un arlecchino) che dice loro che il libro trovato nella cabina è l'ultimo che ha. È stato lui ad annotarlo. Secondo lui, contro gli indigeni, un fischio dalla barca è molto più efficace delle loro pistole. In effetti, un buon urlo funziona meglio perché "sono semplici".

Parte III

Marlow parla con l'arlecchino e con il suo binocolo, scopre con orrore le teste ammucchiate nel recinto. Kurtz arriva su una barella trasportata dai nativi, non ne avrà per molto. Fu lui a ordinare l'attacco del piroscafo per farli fuggire, facendo loro credere che fosse morto. Qualche tempo dopo, vedono una donna indigena, dall’apparenza molto bella.
Nel cuore della notte Kurtz fugge dall’imbarcazione ma Marlow riesce a raggiungerlo e riportarlo indietro. Partono con l’imbarcazione, con Kurtz sistemato in cabina. Quando se ne vanno, gli indigeni sono tutti a terra, e Marlow aziona il fischio dell’imbarcazione per farli partire in modo che nessuno del suo equipaggio li possa colpire con il suo fucile.
Sulla strada di ritorno, Kurtz si rende conto che sta per morire e lo ripete più volte. Prima di morire, emette un grido che è solo un respiro: "Orrore! Orrore!».
Alla fine della storia, Marlow incontra il cugino di Kurtz che gli parla di Kurtz, incluso il fatto che era molto bravo a suonare uno strumento musicale. Sarebbe anche stato un eccellente leader di un partito estremo, di qualunque tipo, perché Kurtz era un estremista.
Infine, Marlow va a far visita alla moglie di Kurtz un anno dopo la morte del marito. Lei è ancora in lutto e pensa che il marito sia stato un brav'uomo. Invece di dirle la verità sulla vera natura di suo marito, lui la conforta nella sua illusione perché "non potevo dirglielo. Sarebbe stato troppo buio. " e "Aveva bisogno di vivere questa illusione.». Lei gli chiede quali siano state le ultime parole del marito e invece di dire "Orrore! Orrore! le disse che aveva pronunciato il suo nome.
In conclusione, questo viaggio è stato iniziatico e ha fatto scoprire a Marlow la sua dualità, la sua parte “ombra”. Lo descrive come un viaggio all'inferno e ne esce in uno stato depresso e malinconico.

I personaggi

Charlie Marlow: giovane ufficiale britannico. Ha le guance scavate, la carnagione gialla, una schiena molto dritta e l'aspetto di un asceta. Vede i colonizzatori come sfruttatori. Per quanto le menzogne lo facciano inorridire, mente più volte durante il racconto, specialmente nella scena finale con la vedova.

Kurtz: Un uomo misterioso, è eloquente e ha un fascino straordinario. Ha grandi progetti da realizzare. Kurtz fa giustiziare i ribelli che gli hanno resistito e, per esempio, le loro teste furono piantate sui pali della recinzione che circonda la sua casa, con il viso rivolte verso di essa. Impazziva per il suo potere sui nativi. I capi villaggio strisciano per andare a vederlo.
Affida a Marlow un documento che è un "Rapporto per la soppressione delle usanze barbariche", apparentemente "altruistico". A questo testo, ha aggiunto un poscritto, che segna il ritorno impulsivo della violenza omicida genocida: "Sterminare tutti questi bruti".
Per un anno, è stato il capo della Postazione interna (il migliore dei posti fra tutte le basi commerciali).

Capo contabile: un signore, dai modi educati, molto ben vestito e profumato che scrive tutto il giorno. Si occupa di tutta la contabilità aziendale. Tutto in lui è comune: la carnagione, i lineamenti, i modi, la voce. I suoi occhi sono di un banale azzurro ma particolarmente freddo. Ha un leggero sorriso. È un trafficante volgare e poco intelligente che non ispira né affetto, né rispetto né paura. Mette solo a disagio chi lo osserva. Non è mai malato.

Russo: È vestito come un arlecchino. È un ragazzo biondissimo, senza barba con piccoli occhi azzurri perfettamente rotondi e con il naso scrostato. Ha 25 anni ed è completamente devoto a Kurtz che idolatra e ascolta (non è un uomo con cui parliamo ma che ascoltiamo). Ha curato Kurtz da due malattie e il suo avorio e Kurzt che glielo ha dato.

Domande da interrogazione
  • Qual è il tema principale di "Cuore di tenebra" e come viene esplorato nel romanzo?
    Il tema principale è la denuncia del colonialismo, esplorato attraverso il viaggio di Marlow in Congo e l'incontro con Kurtz, che evidenzia l'avidità e la crudeltà degli europei che sfruttano le terre africane sotto il pretesto di civilizzare i popoli primitivi.
  • Chi è Marlow e quale è il suo ruolo nella storia?
    Marlow è il protagonista, un giovane ufficiale britannico che narra la sua avventura in Africa, dove è stato inviato per avere notizie di Kurtz, un cacciatore di avorio con metodi "non ortodossi". Il suo viaggio diventa una scoperta della dualità dell'uomo e delle tenebre dell'anima umana.
  • Chi è Kurtz e quale impatto ha sulla narrazione?
    Kurtz è un personaggio misterioso e carismatico, il cui potere sui nativi e i metodi brutali di governo dell'avamposto commerciale simboleggiano l'estremo degrado morale portato dal colonialismo. La sua figura e le sue azioni sono centrali per la critica al colonialismo e alla corruzione dell'anima umana.
  • Come viene rappresentata la figura della donna nel romanzo?
    La donna è vista come pura e innocente, un simbolo di moralità da proteggere dalla corruzione e dalla brutalità del mondo maschile. Marlow sceglie di mentire alla vedova di Kurtz sulla natura delle sue azioni per preservare questa immagine idealizzata.
  • Qual è il significato del titolo "Cuore di tenebra"?
    Il titolo simboleggia la profonda oscurità morale al centro dell'impresa coloniale e dell'anima umana. Rappresenta il viaggio di Marlow verso la comprensione della propria dualità e della capacità dell'uomo di commettere atti di grande crudeltà.