Georges Seurat e il puntinismo

La tecnica del puntinismo e descrizione del dipinto Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte di Georges Seurat

Georges Seurat e il puntinismo
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GEORGES SEURAT E IL PUNTINISMO

Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte
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Georges Seurat (1859-1891) è stato un pittore francese precursore del puntinismo. La sua pittura prese le mosse dalle ricerche sulle leggi ottiche della visione e dei colori complementari pubblicate dal chimico Michel Eugène Chevreul sul libro “Della legge dei contrasti simultanei dei colori” (1869), già note a Eugène Delacroix e agli impressionisti, ma mai applicate con tale precisione. Secondo Chevreul se si affiancano due colori complementari le loro qualità cromatiche per contrasto si accentuano. Al contrario, se questi colori vengono mescolati tra loro tendono a smorzarsi a vicenda, riducendosi ad un tono acromatico come il grigio. Un colore, secondo Chevreul, non esiste di per sé ma solo in rapporto a quelli che gli stanno attorno. Utilizzando queste scoperte e quelle del fisico Odgen Rood, secondo cui la ricomposizione dei colori direttamente nella retina produce una luminosità maggiore, Seurat sperimentò una nuova tecnica pittorica, definita puntinismo. La tecnica del puntinismo consiste nell’accostare sulla tela tanti piccoli punti di colore puro in modo da creare a distanza la mescolanza voluta e la vibrazione stessa dalla luce. Anche gli artisti impressionisti giustapponevano tante macchie di colore puro, ma Seurat invece di affidarsi all’istinto e abbandonarsi alla percezione immediata fondava il suo metodo su una rigorosa giustificazione scientifica con l’obiettivo di rappresentare secondo ragione.

UNA DOMENICA POMERIGGIO SULL’ISOLA DELLA GRANDE-JATTE

Seurat tra il 1884 e il 1886 realizza Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte, un dipinto a olio su tela conservato nel Museo Art Institute di Chicago e che viene considerato il manifesto del neoimpressionismo. L’ambientazione del dipinto è l’isola della Grande-Jatte, sulla Senna. Qui, il pittore per circa due anni ha tracciato i suoi primi schizzi sui visitatori e sul paesaggio assolato e poi spostandosi nel suo studio realizzò la grande tela. La composizione del dipinto è costruita secondo una griglia con una precisione quasi architettonica. La tela, infatti, è tagliata perfettamente a metà dalla donna con il parasole rosso e le figure, immobili e fissate nelle loro diverse attitudini, sono ridotte a forme geometriche, modulate sul cilindro e sul cono. La prospettiva tradizionale è abbandonata e alcune incongruenze rivelano l’uso di due differenti punti di vista: il primo dal basso verso l’alto e il secondo a sinistra. Gli intervalli armonici, calcolati matematicamente che separano una figura dall’altra, e le proporzioni studiate per ogni oggetto rappresentato generano un effetto di calma e di ordine, suggerendo anche un’atmosfera di irreale sospensione.

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