Simpson, la vera storia di come la serie evitò il disastro dopo il primo episodio

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Simpson, la vera storia di come la serie evitò il disastro dopo il primo episodio

Inizialmente i produttori bocciarono il famoso cartone: "è un vero schifo"

I Simpson sono nati come dei corti animati da mandare in onda come intermezzo durante il programma televisivo americano Tracey Ullman Show. Poiché il pubblico sembrò apprezzarli, Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie si guadagnarono una serie interamente dedicata a loro. In realtà, però, non tutti sanno che il primissimo episodio della prima stagione avrebbe dovuto essere Some Enchanted Evening (Sola, senza amore in italiano); questa puntata, invece, divenne l’ultima della stagione e il motivo è molto semplice. 

Quando il produttore della Fox, James L. Brooks, vide quell’episodio rimase molto deluso, tanto da definirlo un vero “schifo”. La sua idea era quella di avere dei personaggi più realistici e vicini alla realtà per questo motivo avvisò il creatore dei Simpson, Matt Groening, che se l’episodio successivo non l’avesse convinto, lo show sarebbe stato cancellato. A conquistarlo fu la puntata Bart The Genius (Bart, il genio): dopo averlo visto, Brooks capì che la serie aveva solo bisogno di qualche modifica ma che avrebbe potuto funzionare. Per questo motivo chiese alla Fox di riprogrammare la messa in onda delle puntate: l’emittente aveva molti dubbi già solo sul fatto di trasmettere quel cartone perché pensavano che difficilmente avrebbe potuto interessare un pubblico adulto.

Brooks, però, decise di insistere, mettendo a rischio il suo stesso posto di lavoro se la sua idea non avesse funzionato: e fu così che Some Enchanted Evening fu spostata alla fine, come ultimo episodio, mentre quello che andò in onda per primo il 17 dicembre del 1989 fu Simpsons Roasting on an Oper Fire (in italiano Un Natale da cani). L’episodio Bart The Genius, invece, fu inserito come secondo della serie: in questa puntata Bart imbroglia a scuola copiando da un suo compagno il test per valutare il quoziente intellettivo degli studenti; in questo modo Bart risulta essere il più intelligente di tutti e viene trasferito in una scuola più adatta a uno con le sue capacità. Una volta in quella scuola, ovviamente, l’inganno viene presto svelato.

È proprio questa puntata a delineare i tratti chiave dei personaggi del cartone. Oltre a introdurre alcune gag che poi verranno ripetute per tutte le stagioni, come quella della lavagna e quella del divano, così come alcune espressioni diventate famose, ad esempio il famoso “Ciucciati il calzino” di Bart, scopriamo subito che Marge è una donna in parte insoddisfatta, che cerca elevare il suo status sociale e di coinvolgere la sua famiglia in attività culturali; Lisa si rivela essere sin da subito la più intelligente della famiglia, e infine si delinea il particolare rapporto tra Homer e suo figlio. E come in ogni episodio successivo, sin dal primo si delinea la trama tipica, ossia accade qualcosa che sconvolge la vita di uno o più personaggi, ma alla fine i Simpson fanno sempre la cosa giusta e ritornano sulla retta via e al termine della puntata tutto è tornato alla normalità.

La scelta di riprogrammare gli episodi voluta da Brooks fu quella vincente e il cartone divenne subito un successo. Paradossalmente, all’inizio neanche il creatore dei Simpson, Matt Groening, era troppo convinto del fatto che il suo cartone diventasse una serie: “Quando lo show andò in onda per la prima volta mi resi conto che era diverso dalla mia visione originale – spiegò in un’intervista del 2001 – all’inizio fu doloroso. Io sono il primo a essere pignolo a proposito del mio lavoro, ma poi ho scoperto che alcune cose che mi infastidiscono, magari ad altri fanno ridere e alla fine finiscono per piacere anche a me proprio per questo”. Groening, però, su una cosa non ha dubbi: la chiave del successo dei Simpson, è Homer, personaggio al quale, tra l’altro, ha dato il nome di suo padre. “Lui si lascia guidare sempre dai suoi istinti – ha spiegato il fumettista – tutti noi siamo guidati dagli istinti, ma siamo anche capaci di dare loro un freno. È divertente, invece, vedere che lui non ha alcun freno. Le emozioni di Homer cambiano in un attimo”.

L’episodio Bart the Genius fu visto da 24,5 milioni di spettatori, diventando il secondo show della Fox più visto in quella settimana. Una ricerca in seguito ha rivelato che quando andò in onda l’ultimo episodio della prima stagione, quello che avrebbe dovuto essere il primo ma che fu scartato da Brooks, l’85% degli americani conoscevano i Simpson. La prima stagione ottenne cinque candidature agli Emmy e vinse il premio come miglior programma animato per l’episodio Life on the Fast Lane (Nati per essere sfrenati). Quello fu solo il primo di una lunghissima serie di premi ottenuti dal fortunato cartone.

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