Sex and the City, facciamo un ripasso in vista del revival

And Just Like That è la nuova serie che continua le vicende di Carrie e le sue amiche: ma quanto ricordate dell'originale?
Torna Sex and the City con la serie revival

Iniziata oltre vent'anni fa, Sex and the City è stata uno dei titoli che ha segnato la rivoluzione della serialità negli ultimi decenni: sei stagioni e due film dopo, questa produzione torna con un atteso revival, And Just Like That, che vede le protagoniste (almeno, alcune di loro), affrontare una nuova fase della loro vita: da rampanti trentenni ora sono donne cinquantenni realizzate e con altri obiettivi nella vita. Prima di vederle nuovamente in azione a partire dal 9 dicembre su Sky Serie e Now, non possiamo fare a meno di chiederci (semicit.): che cosa ricordiamo delle sei stagioni e dei due film che sono andati in onda del frattempo?

Le origini

Tratta dal libro bestseller di Candance Bushnell, Sex and the City faceva il suo debutto sul canale via cavo americano Hbo il 6 giugno 1998. Erano gli anni di Oz e I Soprano, un'epoca in cui la serialità televisiva stava cambiando radicalmente volto, esplorando territori prima considerati intoccabili e soprattutto adottando nuovi stili narrativi. Darren Star, creatore originale della serie, decise di puntare tutto su un racconto senza freni su femminilità e sessualità, temi raccontati come mai prima in tv. Dalla masturbazione alla promiscuità, dai sex toy alle malattie sessualmente trasmissibili, dall'infedeltà all'iper-dotazione, passando per menopausa e insicurezze varie, difficilmente si era parlato così tanto di sesso sul piccolo schermo

Soprattutto nelle ultime stagioni il focus però si spostò soprattutto sul romanticismo e sulla vita personale delle protagoniste, sulle sfondo di una New York in continua evoluzione, vera e propria quinta protagonista. Ci furono poi due film (non all'altezza della serie) e un prequel spin-off (The Carrie Diaries, dimenticabile) e a dire il vero a riguardali oggi anche molti episodi delle stagioni originali sono invecchiati non brillantemente (stereotipi stantii trattati con ironia all'epoca oggi sarebbero a dir poco imbarazzanti da mettere in scena). In generale però rimane l'aura di una serie che ha rotto schemi, convenzioni e tabù, mettendo protagoniste donne prepotentemente sulla scena, con la loro indipendenza, le loro insicurezze ma soprattutto la loro voglia di amare dentro e fuori dal letto.

Carrie Bradshaw

Protagonista assoluta è ovviamente Carrie Bradshaw, la giornalista e scrittrice interpretata da Sarah Jessica Parker la cui rubrica sul New York Post, dedicata a sesso e dintorni, fa da motore a tutta la serie. Giovane donna ossessionata dalla moda (in particolare dalle scarpe Manolo Blahnik) e dai buoni sentimenti, si ritrova fin da subito invischiata in una complessa storia d'amore con Mr. Big (Chris Noth), uomo facoltoso e tanto affascinante quanto sfuggente. Frustrata dalla scarsa volontà di lui a impegnarsi, Carrie incontra Aidan Shaw (John Corbett), che finisce però per tradire proprio con Mr. Big. Seguiranno altre storie (tra cui il terribile Jack Berger, che la lascia con un post-it) e qualche avanzamento di carriera (Carrie inizia a scrivere per Vogue e a pubblicare dei libri, anche se questo continua a non spiegare come potesse permettersi quell'appartamento a Manhattan e tutti quei vestiti). 

Ma anche quando l'artista russo Aleksandr Petrovsky (Mikhail Baryshnikov) la conquista e la porta con sé a Parigi, il pensiero fisso rimane sempre Mr. Big: i due si riuniranno proprio nella capitale francese, promettendosi finalmente eterno amore (nell'ultimo episodio della serie scopriamo persino il vero nome di lui, James Preston). Nel primo film uscito nel 2008 Carrie e Mr. Big convolano a nozze nonostante ulteriori ripensamenti, anche se nel sequel uscito nel 2010 il matrimonio mostra le sue crepe: nonostante un viaggio ad Abu Dhabi in cui incontra l'ex Aidan, la donna torna a New York decisa a proseguire la sua storia, nonostante le differenze d'età e di visione del mondo, con l'uomo della sua vita.

Miranda Hobbes

Interpretata da Cynthia Nixon (impegnatissima di recente in serie come Ratched e The Gilded Age), Miranda è una delle migliori amiche di Carrie, anche se non potrebbe essere più diversa da lei: avvocata votata alla carriera, restia a lasciarsi ad andare nelle relazioni, ha una visione del sesso e dell'amore molto più rigide di quanto lei stessa non voglia ammettere. Dopo una serie di incontri sfortunati, però, dovrà cedere di fronte al fascino semplice e disarmante di Steve Brady (David Eigenberg), barista che s'innamora di lei ma è al contempo intimorito dal suo successo. Dopo vari tira e molla e qualche emergenza (compreso un cancro ai testicoli), Miranda torna momentaneamente con Steve e i due concepiscono un figlio, Brady; dopo ulteriori tentennamenti i due tornano insieme definitivamente, si trasferiscono a Brooklyn - sempre assieme alla fedelissima tata Madga, figura nonostante tutto di riferimento per Miranda. La donna dovrà vincere le sue resistenze anche nell'accudire la mamma di Steve, malata di Alzheimer.

Nel primo film di Sex and the City, Miranda dovrà imparare a perdonare un tradimento di Steve, che si sentiva trascurato rispetto alla carriera sempre più rampante della donna, ma anche riconquistare la fiducia di Carrie, alla quale non aveva rivelato i dubbi di Mr. Big prima del matrimonio. Nel seguito, invece, frustrata da un posto di lavoro che le assorbe tutto il tempo e soprattutto non la gratifica, decide di cambiare carriera in favore di ritmi più rilassati.

Charlotte Yorke

Charlotte Yorke, a cui dà il volto Kristin Davis, è un'altra delle componenti del cerchio magico di Carrie, sicuramente la più puritana e conservatrice delle quattro amiche. Gallerista d'arte, il suo look è quello della classica donna tutta valori e famiglia, perdutamente romantica e ottimista. Nonostante ciò ogni tanto ha anche lei delle esplosioni irrefrenabili, come quando si fa ritrarre la vagina da un artista contemporaneo. Il suo obiettivo principale rimane comunque quello di sposarsi e avere dei figli: il primo tentativo, però, quello col cardiologo di origini scozzesi Trey MacDougal (Kyle MacLachlan), fallisce per l'impotenza di lui e per l'invadenza della madre dell'uomo, Bunny. Proprio mentre divorzia, però, Charlotte incontra l'avvocato ebreo Harry Goldenblatt (Evan Handler): si converte all'ebraismo, lo sposa e i due cercano di aver figli senza successo. 

Dopo una profonda crisi personale, Charlotte e Harry decidono di adottare una figlia di origini cinesi, Lily, anche se nel primo film si scoprirà che la donna è riuscita a rimanere incinta naturalmente e partorirà dunque la loro secondo figlia, Rose. In Sex and the City 2 Charlotte si sente sopraffatta dalle responsabilità di essere una perfetta donna di casa, devota solo a figlie e marito, ma con l'aiuto di Miranda capirà comunque di essere una buona madre.

L'addio di Samantha

A completare il quartetto originario della serie c'era Samantha (Kim Catrall): più matura - a livello anagrafico perlomeno - delle altre, è sicuramente la più spregiudicata e disinibita, un'affermata pr che vive per conquistare quanti più uomini possibili e sperimentare con grande libertà tutte le possibili declinazioni sessuali. Nonostante i numerosi partner, anche Samantha ha un cuore: dopo una breve parentesi lesbica con l'artista brasiliana Maria (Sonia Braga), s'innamora del magnate Richard Wright (James Remar) che, libertino come lei, finisce per spezzarle il cuore. Il vero amore arriva però col giovane modello Smith Jerrod (Jason Lewis), il quale la conquista nonostante le sue mille ritrosie.

Smith rimarrà accanto alla donna anche nella fase più delicata della sua vita, quando scopre di avere un cancro al seno, che riesce in ogni caso a sconfiggere. Nel primo film sappiamo che Samantha si è trasferita a Los Angeles per seguire la carriera attoriale di Smith, ma poi lo lascia decisa a non trascurare le proprie esigenze sessuali e personali. Nel seguito, in un trattamento a dir poco pittoresco (e non all'altezza di un personaggio così geniale), la donna è alle prese coi lati più fastidiosi della menopausa. Come è risaputo, Samantha non sarà però nel revival And Just Like That, soprattutto per via dei numerosi attriti sviluppati col resto del cast - e Parker in particolare - durante gli anni passati a girare serie e film. Ancora da chiarire, però, è come sarà giustificata la sua assenza.

La nuova serie

And Just Like That parte circa dieci anni dopo la fine dell'ultimo film: Carrie, Miranda e Charlotte sono ancora amiche e, tra nuovi abiti, nuove relazioni e nuovi amici, affrontano una fase inedita della loro vita. Carrie sembra confrontarsi con nuove sfide professionali, come la registrazione di un podcast e la partecipazione a un programma radio che la mette di fronte a nuove realtà, rappresentate da Che Diaz (Sara Ramirez), stand-up comedian non-binary. Le parole di Che avranno un impatto anche su Charlotte che vuole mettere in discussione le sue certezze. Inoltre intravediamo che Miranda sviluppa un'amicizia particolare con una docente, Nya Wallace (Karen Pittman)

Tornano partner storici come Mr. Big, Harry e Steve, ma altre figure del passato sono pronte a palesarsi di nuovo, e chissà anche nuovi amori inaspettati. Parteciperanno ai nuovi episodi anche Anthony Marentino (Mario Cantone), il migliore amico gay di Charlotte, e Stanford Blatch, la spalla omosessuale di Carrie, interpretato da Willie Garson, recentemente scomparso. In generale And Just Like That cercherà di dare una patina più contemporanea a Sex and the City, superando anche quei difetti di omologazione (tutti personaggi bianchi, persone queer sempre stereotipate ecc.) che avevano disilluso molti fan. Il passare del tempo, poi, è sempre un rischio, anche se certe storie - come certe Manolo - mantengono un fascino sempiterno.