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comunicato stampa

Lucaboni (Forza Italia): 'Integrazione, come intervenire?'

2' di lettura
1882

da Massimiliano Lucaboni
Forza Italia Jesi


Ho letto della polemica sollevata da Jesi in comune contro l'amministrazione riguardo l'inserimento di bambini stranieri nelle classi dove superano la quota prevista del 30%.

Ora ribadendo che concedere mensa e trasporto gratuito ai bambini stranieri che scelgono di andare in scuole diverse dal quartiere di residenza é incostituzionale perché favorisce una minoranza rispetto ad una maggioranza, vorrei far notare che questa situazione è presente soprattutto in scuole concentrate tra San Giuseppe e il Prato e cioè due zone della città dove da sempre questa amministrazione nulla ha fatto per modificare o cambiare situazioni contingenti.

É normale che se non si interviene a monte del problema è chiaro che le famiglie italiane preferiscono spostare i loro figli in scuole di altri quartieri e di conseguenza nelle scuole di questi quartieri aumenta la presenza straniera creando problemi di apprendimento nelle classi primarie soprattutto. Si può evitare tutto ciò con un impegno non solo nella riqualificazione dei quartieri dove il problema persiste, ma soprattutto con una indicazione che dal Comune medesimo deve venire a priori, prima della scelta da parte delle famiglie medesime su dove iscrivere i propri figli.

E questo può essere fatto chiudendo, quando si è raggiunta la quota del 30% prevista dalla legge Gelmini, le iscrizioni di alunni stranieri in un determinato istituto o classe sollecitando le famiglie ad iscrivere i propri figli nelle altre scuole.

Allora a questo punto ha un senso fornire a tutti gli alunni che andranno in sedi scolastiche non nel quartiere di residenza, mensa e trasporto gratuito perché sarebbe a vantaggio di tutti e non di una sola parte.

Insomma va cambiata radicalmente la prospettiva in cui sono inquadrati nella nostra città determinati quartieri. Se si considera diverso il ruolo di un quartiere della nostra città rispetto ad un'altro è chiaro che tutto quello che vi si trova dentro ha lo stesso peso specifico. La visione della città da questo punto di vista deve essere uguale altrimenti si rischia sempre di più una sorta di quartiere di serie a e uno di serie b, esattamente come le scuole presenti.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-03-2018 alle 22:22 sul giornale del 26 marzo 2018 - 1882 letture