Anche 6 italiani tra i nuovi santi e beati

Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Becciu, autorizzando la promulgazione di diversi decreti. Tra gli altri, riconosciuto il martirio di Alfredo Cremonesi, sacerdote del Pontificio Istituto per le Missioni Estere, ucciso «in odio alla fede» in Myanmar

Porta la data di ieri, 19 marzo, il provvedimento di Papa Francesco che autorizza la Congregazione delle cause dei santi a promulgare i decreti relativi a diversi nuovi santi e beati. Tra loro anche 6 italiani. In particolare, sono stati riconosciuti il miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria Emilia Riquelme y Zayas, fondatrice della congregazione delle Suore Missionarie del Santissimo Sacramento e della Beata Maria Vergine Immacolata; il martirio dei Servi di Dio Valerio Traiano Frenţiu, Vasile Aftenie, Giovanni Suciu, Tito Livio Chinezu, Giovanni Bălan, Alessandro Rusu e Giulio Hossu, vescovi, uccisi «in odio alla fede» in diversi luoghi della Romania tra il 1950 e il 1970.

Ancora, è stato riconosciuto il martirio del Servo di Dio Alfredo Cremonesi, sacerdote del Pontificio Istituto per le Missioni Estere, ucciso anche lui «in odio alla fede» nel villaggio di Donoku, in Myanmar, il 7 febbraio 1953. Approvato da Francesco anche il decreto relativo alle le virtù eroiche del Servo di Dio Francesco Maria Di Francia, fondatore della congregazione delle Suore Cappuccine del Sacro Cuore; quello sulle virtù eroiche della Serva di Dio Maria Hueber, fondatrice della congregazione delle Suore Terziarie di San Francesco. Riconosciute anche le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Teresa Camera, fondatrice della congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Pietà;  della Serva di Dio Maria Teresa Gabrieli, cofondatrice della congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo; della Serva di Dio Giovanna Francesca dello Spirito Santo, fondatrice dell’Istituto delle Suore Missionarie Francescane del Verbo Incarnato.

20 marzo 2019