Giornata del malato, appuntamento al Divino Amore

Il santuario mariano ospita la celebrazione, anticipata a domenica 10 febbraio. La recita del Rosario con testimonianze per ogni mistero e la Messa presieduta dal cardinale De Donatis, quindi la fiaccolata

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Questo il tema, tratto dal vangelo di Matteo, scelto da Francesco per la Giornata mondiale del malato 2019. Un appuntamento istituit0 il 13 maggio 1992 da Giovanni Paolo II, che si celebra ogni anno l’11 febbraio, memoria liturgica della Vergine di Lourdes, ma che la diocesi di Roma ha voluto anticipare quest’anno a domenica 10, organizzando una Giornata diocesana al santuario mariano del Divino Amore. Il motivo lo spiega il vescovo delegato per la Pastorale sanitaria nella diocesi Paolo Ricciardi: «L’11 ci sono già incontri e momenti di preghiera nelle parrocchie e nelle case di cura, così abbiamo pensato a una domenica per favorire una maggiore partecipazione dei fedeli».

L’appuntamento è fissato per le 15. I malati e i loro familiari, insieme ai volontari, ai medici e agli operatori sanitari entreranno in processione nel santuario nuovo, dietro alla statua della Madonna di Lourdes. Qui alle 15.30 inizierà la recita del Rosario, guidata dal vescovo e scandita dalle testimonianze di una suora non vedente, di una famiglia, di un diacono permanente, di un malato e di un volontario. Una per ogni Mistero recitato.  Al termine, la celebrazione della Messa, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. La preghiera si farà quindi itinerante, con la fiaccolata verso la Grotta di Lourdes, allestita nei giardini del Santuario di fronte alla Torre del primo miracolo, davanti alla quale ci sarà l’affidamento di tutti i malati alla Vergine Maria. Simbolicamente, verrà fatta volare una corona del Rosario composta di palloncini, realizzata dall’Unitalsi. La Giornata infatti è organizzata dal Centro diocesano per la pastorale sanitaria con l’Opera romana pellegrinaggi e l’Unitalsi.

Guardando al Messaggio del Papa, Ricciardi osserva che «è rivolto non tanto ai malati, quanto a chi si prende cura di loro, in particolare al mondo del volontariato. Il Papa – spiega – fa una differenza sottile tra due verbi, che sono “regalare” e “donare”. Noi tante volte regaliamo le nostre cose, regaliamo qualcosa che viene fuori di noi. Diverso è il donare, o meglio ancora donarsi, come Gesù ha donato se stesso per noi». Va in questa direzione anche l’iniziativa proposta ai ragazzi del dopo cresima di diverse parrocchie, che alla vigilia della Giornata diocesana del malato saranno all’Opera Don Guanella. «L’iniziativa – evidenzia il presule – è organizzata dal Centro per la pastorale sanitaria insieme al Servizio diocesano per la pastorale giovanile ed è un modo legare la Giornata a una iniziativa di carità, con l’intenzione di aprire gli occhi dei nostri giovani alla disabilità».

Punta a coinvolgere i più piccoli l’iniziativa “Adotta un nonno”, che verrà lanciata in coincidenza con la ricorrenza , organizzata dal Centro per la pastorale sanitaria con l’Ufficio catechistico diocesano. «Sarà una proposta più concreta per la Quaresima – anticipa Ricciardi -, rivolta in particolar modo ai bambini e ai ragazzi che si preparano alla comunione e alla cresima. Vogliamo invitarli ad aprire gli occhi sugli anziani che vivono nelle loro comunità». Intanto l’invito è ad essere presenti domenica 10 febbraio al Divino Amore

Il 10 febbraio sarà una delle “domeniche ecologiche”. Chi per andare al Divino Amore dovrà attraversare la Fascia verde può richiedere alla parrocchia o alla cappellania di riferimento l’invito alla partecipazione, in deroga all’ordinanza del sindaco, che potrà essere rilasciato anche direttamente al santuario, al termine della Giornata, per consentire il ritorno a casa.

7 febbraio 2019