Migranti dall’Honduras, la carovana si è dispersa

Il governatore di Veracruz non ha mantenuto la promessa di farli salire su autobus che li avrebbero portati a Città del Messico: quanti si trovano lì ora sono divisi in diverse diocesi. In 1.500 invece già arrivati a Puebla

Dopo settimane di cammino e due di permanenza in terra messicana, la carovana dei migranti centroamericani, perlopiù honduregni, diretti versi gli Stati Uniti non è riuscita in questo fine settimana a mantenere la compattezza finora dimostrata ma si è dispersa in vari gruppi. I motivi: l’incertezza sull’itinerario da seguire ma anche e soprattutto le difficoltà organizzative incontrate una volta che la maggioranza è giunta nello stato di Veracruz. Già tra giovedì e venerdì un gruppo di almeno 1.500 migranti aveva proseguito per l’itinerario inizialmente prefissato, verso la città di Oaxaca, capitale del medesimo Stato, e poi verso Puebla, dove molti sono stati ospitati all’interno delle chiese. Ieri, 4 novembre, le prime avanguardie sono giunte a Città del Messico.

La maggioranza, però, immaginando un percorso in salita e troppo accidentato per donne, bambini e persone bisognose di cure, ha preferito proseguire verso lo Stato di Veracruz, caratterizzato dalla presenza di numerosi gruppi criminali. In un primo momento il governatore dello Stato aveva promesso di far salire i migranti su camion o autobus che li avrebbero portati a Città del Messico. Poi, però, non ha mantenuto la promessa e i migranti, che in molti casi si erano spostati su mezzi motorizzati, hanno iniziato ad accettare “passaggi” alla disperata, in modo del tutto scoordinato, e si trovano ora divisi in varie zone dello Stato. «Si è creato un caos, gran parte dei migranti si trovano nel Veracruz ma dispersi in differenti diocesi: Coatzacoalcos, San Andrés Tuxtla e Córdoba», riferiscono diverse fonti locali. Per la Chiesa e le organizzazioni umanitaria dunque diventa difficile seguirli e organizzare cure mediche. In più, cresce anche la preoccupazione per la pericolosità dei territori che verranno attraversati nei prossimi giorni dai migranti.

Intanto la sezione messicana dell’Alto Commissariato Onu per i diritti umani ancora sabato 3 novembre ha reso noto di essere «profondamente costernata per la mancanza di protezione in cui è stata lasciata la carovana migrante nello stato di Veracruz, dopo che è stata cancellata l’offerta di trasporto umanitario da parte del governo statale. Questa cancellazione – proseguono – sta avendo come risultato la frammentazione della carovana, la cui unità era la principale fonte di protezione. Ora gran parte delle persone della carovana non sono localizzate. Da quanto ci risulta, attualmente le persone migranti stanno disperatamente salendo su camion privati e non si sa se appartengano al crimine organizzato».

5 novembre 2018