La conferma del cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin è arrivata nella serata di ieri, 18 ottobre, a margine della presentazione del volume “La nascita di un’enciclica. Humanae Vitae”, edito dalla Lev. «Era già uscito sulla stampa – ha detto – che il presidente della Corea del Sud avrebbe portato l’interesse del presidente della Corea del Nord di avere il Papa a Pjongyang e il Papa ha dato la sua disponibilità». Ora, ha aggiunto, «bisognerà aspettare che si formalizzi di più».

Le parole pronunciate da Parolin arrivano dopo l’udienza concessa da Papa Francesco in Vaticano, nella mattinata, al presidente della Corea del Sud Moon Jae-in. Il porporato ha chiarito che «è stato solo un primo approccio ma va nel senso di quanto era stato già detto, appunto che il presidente avrebbe manifestato al Papa questo interesse». Rispondendo quindi a una domanda dei giornalisti sulle condizioni da parte della Santa Sede perché il Papa vada in Nord Corea, il cardinale ha affermato che «questo fa parte del lavoro successivo. Il Papa – ha aggiunto – ha espresso la disponibilità ad andare ma un viaggio di questo genere ha bisogno di una seria preparazione e di una seria considerazione».

Molto chiaro, nelle parole del segretario di Stato vaticano, il «contributo fondamentale» che questo viaggio apostolico di Francesco potrebbe dare: «Appoggiare il processo di pacificazione e di denuclearizzazione della penisola coreana».

19 ottobre 2018