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comunicato stampa

Camerano: Rabini e Marzocchi (fratelli d'italia): “Porteremo una marea di firme sul tavolo del sindaco per dire no allo sprar”

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Sembrava quasi giunto al termine il lavoro della Commissione Consiliare Regolamento per la formulazione del Regolamento sull'indizione dei Referendum Consultivi ( un lavoro nato in particolar modo dall'idea di Lorenzo Rabini di indire un Referendum sullo SPRAR e di conoscere l'opinione dei cameranesi in merito al progetto accoglienza profughi del gruppo di governo locale) con contestuale modifica dello Statuto..quando proprio nella seduta di martedi 24 sia la maggioranza politica del Sindaco Del Bello che il gruppo di opposizione “Vivi Camerano” hanno portato una ulteriore proposta, quella di innalzare la soglia di percentuale relativa ai firmatari del quesito referendario, portandolo dall'8 per cento degli elettori al 15 per cento, quota valida per avviare l'iter.

Il Partito di Giorgia Meloni a Camerano reagisce forte con l'intervento di due suoi esponenti, Lorenzo Rabini , Portavoce Prov.le , Consigliere Provinciale e Consigliere Comunale e Francesco Marzocchi, appena eletto nella Direzione Nazionale del movimento giovanile del Partito, Gioventù Nazionale.

“Non ci aspettavamo questa proposta – dichiara Rabini – perchè l'8% degli elettori (per Camerano 5400 aventi diritto) per la raccolta firme rappresenta già una quota considerevole di nostri concittadini, e non ci convince certo la motivazione legata ai costi per indire un referendum e quindi l'innalzamento (che dovrebbe giustificare i costi) al 15% dei firmatari. Se poi pensiamo o che per la validità del risultato finale e del Referendum stesso bisogna superare la quota del 50% più uno di coloro che si devono recare alle urne, allora ben si comprende che qui non si sta facendo un Atto a garanzia della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, ma al contrario li si vuole tenere più lontano possibile.”

“Non ci convince affatto – continuano Rabini e Marzocchi – neanche l'ulteriore proposta del Gruppo “Vivi Camerano” di poter effettuare senza costi e con un 5% di aventi diritto al voto, una specie di consultazione che avrebbe il risultato di sottoporre al Sindaco una discussione pubblica su un problema il cui oggetto dovrebbe essere appunto quello per cui si raccolgono le firme. Non ha senso perchè una consultazione pubblica la si fa o la si organizza anche senza dover raccogliere un tot di percentuale di firme di cittadini. Insomma ci deve pur essere un risultato, un impegno, un atto che sancisca qualcosa, non può bastare solo un voler proporre dei confronti, dopo i confronti servono atti pubblici e la proposta di “Vivi Camerano” non porta ad alcun impegno concreto.”

“Crediamo – concludono gli esponenti di FDI-AN che l' intenzione di indire un referendum per lo SPRAR, abbia innescato un certo “nervosismo” nell'ambito politico locale e che seppur questo venga negato, lo stesso innalzamento della percentuale per le firme non sia altro che un ulteriore segno di allontanare, evitare o impedire la consultazione. Ma noi non ci fermiamo certo, per far capire al Sindaco quanto la gente non voglia l'adesione allo SPRAR, siamo pronti anche ad una petizione e se ci presentiamo in Comune con una marea di firme , poi voglio vedere se le stesse vengano considerate o meno e quanto l'Amministrazione sia attenta agli umori della gente. Nel frattempo, per supportare una decisione presa senza alcun consenso, l'Amministrazione Comunale ha indetto due incontri a senso unico per far capire alla gente quanto sia bella l'accoglienza dei profughi, due momenti non di dibattito ma di monologo, alla faccia della partecipazione e del senso di comunità.


ARGOMENTI

 Lorenzo Rabini e Francesco Marzocchi Fratelli d'Italia Camerano




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-10-2017 alle 14:22 sul giornale del 27 ottobre 2017 - 1171 letture