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Presidio di Fratelli d'Italia contro la riapertura dei negozi etnici chiusi al Piano: "Basta illegalità e concorrenza sleale. No alla riapertura"

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Questa mattina i militanti del partito guidato da Giorgia Meloni hanno organizzato un presidio di protesta in Piazza Ugo Bassi davanti ai due negozi etnici chiusi per 30 giorni dalla Questura, hanno esposto uno striscione e sbarrato simbolicamente i locali con del nastro biancorosso, per chiedere all'amministrazione comunale che le attività sanzionate non riaprano alla fine del provvedimento

"Sono stati 20 giorni di serenità e tranquillità - ha detto Angelo Eliantonio, Capogruppo di Fratelli d'Italia - per i residenti e per le attività commerciali in regola limitrofe, siamo qui per loro. Ci mettiamo la faccia perchè siamo preoccupati, come tutto il quartiere, per la riapertura fra 10 giorni di due locali che sono teatro spesso di risse, spaccio e degrado; basta guardare la pulizia di questa strada in questi giorni, qualcosa vorrà dire... Ancona ha bisogno di un’amministrazione comunale che faccia scelte politiche diverse relativamente al tema dell’immigrazione e del commercio gestito da stranieri, che affronti con fermezza e decisione il tema dei quartieri multietnici. Aumentare i controlli rispetto a questa tipologia di attività commerciali, concorrenziali in maniera sleale sul piano degli orari di chiusura e della somministrazione e vendita di bevande e alimenti, e sensibili dal punto di vista dell'ordine pubblico, deve essere una priorità della giunta Mancinelli, sempre troppo distratta e disinteressata sul fronte sicurezza; vedi presidio fisso della Polizia Locale in piazza Ugo Bassi promesso mesi fa e ad oggi ancora incerto.

Lunedì presenteremo un'interrogazione urgente in Consiglio comunale per capire quali sono le intenzioni del Comune per il futuro di questi negozi e questa zona. Per noi occorre ritirare in maniera definitiva la Segnalazione Certificata di Inizio Attività(SCIA) a tutte quelle attività che provocano, come cita l'articolo 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, “tumulti o gravi disordini”, oppure “qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose” o, comunque, se il comportamento costituisca “un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Inoltre ci appelliamo alle facoltà del sindaco in materia di ordine pubblico ai sensi dell'articolo 54 del Testo Unico degli Enti Locali.

Il Comune di Ancona dovrebbe ritirare la licenza in maniera definitiva a chi non rispetta le regole, e soprattutto a chi, come in questo caso, è recidivo. Tolleranza zero nei confronti di chi non rispetta le regole ad Ancona.Saremo i nemici giurati di chi ha intenzione di fare come vuole ed è per questo che abbiamo già fornito alle Forze dell'Ordine, con le quali è iniziata un'importante collaborazione su questo terreno, altre segnalazioni relative ad attività analoghe." "Il tema della sicurezza e della legalità è da sempre prioritario per noi - ha continuato Lorenzo Rabini, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia - e da questo punto di vista il nostro partito rappresenta sempre una risposta valida ed efficace per i cittadini e i commercianti che rispettano le regole". "Porteremo questa istanza alla prossima riunione di zona - ha concluso Paola Sargentoni, consigliere del CTP6 di Noi con Ancona - perchè chi vive e frequenta queste vie non ce la fa più. I cittadini meritano delle soluzioni immediate per risolvere questi problemi, figli di un disinteresse durato anni su questo fronte, per colpa di chi governa la città da troppi anni."





Questo è un articolo pubblicato il 13-05-2019 alle 00:35 sul giornale del 14 maggio 2019 - 1469 letture