Doglioni (Lega) critica le contestazioni all'On. Paolini in occasione delle celebrazioni del 25 aprile

La contestazione nei confronti dell’On. Paolini durante la cerimonia del 25 Aprile di fronte al Municipio di Fano, denota ancora una volta l’assoluto vuoto politico e la pochezza di idee di una sinistra che vive di passato.

Contestare l’unico rappresentante in Parlamento che ha Fano significa isolare ancora di più la città e renderla insignificante nel contesto regionale. Poi non ci si lamenti se la gloriosa e culturalmente ricca Fano diviene un quartiere dormitorio dell’hinterland pesarese. Ma forse è quello che vuole il PD, annientare ogni e qualsiasi iniziativa fanese, e scientemente anche contestare un rappresentante delle Istituzioni diviene parte della stessa strategia.

Che il 25 Aprile, da festa del riscatto degli Italiani contro la brutalità della dittatura fascista e l’assurdità delle leggi razziali contro gli ebrei sia diventata una festa bolscevica solamente per una parte politica del Paese ormai è un dato di fatto che purtroppo registriamo da alcuni anni. E questa appropriazione indebita di una celebrazione che dovrebbe unire gli italiani contro la violenza e i soprusi viene di continuo strumentalizzata esclusivamente per dividere tra i buoni e i cattivi, tra i fascisti e gli antifascisti, tra la destra e la sinistra: tutte definizioni del secolo scorso che ormai non hanno più senso nella moderna società italiana.

E questa arretratezza culturale si riflette purtroppo negativamente nella mancata crescita del Paese, nella mancata coesione sociale, ed è causa di gran parte dei drammi che da ormai troppo tempo attanagliano il nostro Paese.

Ci si confronti su temi precisi, sulla necessità di una riforma sociale, sulla tassazione, sulla salute dei cittadini, sulla sostenibilità ambientale, sulla sicurezza, ovvero sui temi che gli Italiani ci chiedono di affrontare e non ci si scontri su ideologie che ormai sono morte e defunte insieme ai loro ideatori.

Ma forse è proprio per questo che la cosiddetta “sinistra italiana”, per la sua mancanza di dare prospettive nuove ai cittadini, abbraccia vecchi temi. E allora, ben venga la loro alleanza con i Pentastellati, almeno una volta per tutte le loro ideologie del Novecento verranno completamente archiviate se non addirittura vaporizzate.

Così si potrà festeggiare tutti insieme il 25 Aprile, San Marco, e la festa degli Italiani liberi.