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Chiaravalle: Brandoni replica a Chiaravalle Più Bella 'Vi conosco e vi stimavo'

3' di lettura
1898

da Lettera firmata


La redazione riceve e pubblica la lettera aperta di Giuliano Brandoni in risposta all'intervento di Chiaravalle Più Bella.

Leggo con qualche stupore e tanta amarezza un vostro comunicato stampa tanto polemico quanto confuso, che, credo in risposta ad un comunicato stampa di Rifondazione Comunista, mi coinvolge additandomi quale responsabile di una camaleontica presa di posizione in relazione al progetto di restauro di Piazza Mazzini. Mi si accusa di essere “uno e trino“ (non ho la virtù della modestia ma non ho mai osato pensarlo, che sarebbe una bestemmia) ascrivendomi le opinioni di “Camminare, una Rivoluzione” associazione alla quale non sono mai stato iscritto e che in relazione alla questione piazza Mazzini ha visto il mio dissenso pubblico, riguardante la cosiddetta strada di bordo prevista nella loro cartografia, in una assemblea; si dice, sempre riferendosi a me, che avrei sostenuto la proposta dell’area pedonale estesa dalla Biblioteca all’attuale piazza (scelta per altro ragionevole e condivisa dall’ amministrazione comunale in carica anche se coniugata al futuro, come testimonia la brochure propagandistica in distribuzione in questi giorni) che giudico la migliore ma che “rebus sic stantibus”, cioè la viabilità circostante, più volte cervelloticamente variata nell’ultimo anno e alla fine sostanzialmente immodificata, è improponibile e proprio in considerazione di ciò, nell’unica occasione pubblica che l’amministrazione comunale ha offerto alla città per confrontarsi, ho avanzato, come cittadino, suggerimenti non dissimili da quelli che in seguito Rifondazione Comunista (partito al quale sono iscritto ) ha formalizzato all’amministrazione e che, a quanto mi consta, non hanno mai ricevuto il beneficio di un riscontro, fosse anche negativo. Fin qui la verità e quindi lo stupore. Poi l’amarezza, ho considerato “Chiaravalle più bella” un’occasione per la città. Come avevo letto uno spazio dove le idee e i cittadini potevano confrontarsi e produrre proposte, riflessioni, suggerimenti e critiche per far crescere la comunità. Conosco e stimavo i membri del direttivo, l’ho incontrati e spronati ad essere lievito dialettico e luogo d’inchiesta, ma salvo qualche altro, non esente da imperfezioni grammaticali, comunicato stile “agenzia Stefani” (insomma, simile a quest’ ultimo che mi riguarda) non ho visto, e nessun altro ha potuto vedere, null’altro. Sono deluso, vi ritrovo ninfe eco e corifei della “farsa tragica” che si sta rappresentando in città. Per altro testimoni di un’ignoranza delle vicende e della storia cittadina che dovrebbe indurvi a riflettere e studiare, Chiaravalle non ha avuto 60 anni di dittatura, ve lo dice uno che è stato sempre, come avrebbe detto Brecht, “dalla parte del torto” e non ha della politica la cultura del gratulante, che, vorrei sbagliare, sta infettando anche la città e, infine, l’odio e il livore, che non credo di conoscere, temo siano riflessi del vostro specchio. Infine, se è utile per la chiarezza e per la città, nel mio piccolo son disponibile per confrontarmi sempre e con chiunque.

Lettera firmata da Giuliano Brandoni



Questa è una lettera al giornale pubblicata il 27-11-2017 alle 18:15 sul giornale del 28 novembre 2017 - 1898 letture