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comunicato stampa

Scuola di Pace: "Addio a Giorgio Candelaresi, fautore del pacifismo senigalliese"

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da Scuola di pace V. Buccelletti
facebook.com/scuolapacebuccelletti


Arrivava sempre tra i primi a tutti gli appuntamenti della Scuola di Pace. Inconfondibile, con il suo cappello e il suo piglio deciso, con lo sguardo sempre alto, fiero. Sorrideva, come sorridono gli uomini forti, sicuro dei suoi ideali, mai disposto a scendere a compromessi quando in gioco ci sono i valori del disarmo, della pace, dell’accoglienza dei migranti.

Giorgio Candelaresi è stato non solo tra i fondatori della Scuola di Pace, ma ne è stato l’anima, il motore, la benzina. La sua antenna è sempre stata tesa a captare quanto di nuovo fosse presente sulla scena del pacifismo nazionale. Negli anni, grazie alla sua instancabile azione nella segreteria della Scuola, ha organizzato a Senigallia incontri con giornalisti, scrittori, intellettuali, promotori di pace. Ha voluto lasciare memoria di questo percorso scrivendo lo scorso anno, insieme a Giuseppe Santoni, il libro “Una città per la pace”.

Ha voluto, fortemente, insieme ai pionieri del pacifismo senigalliese, che la Scuola di Pace fosse riconosciuta dal Comune di Senigallia, pur mantenendo la sua autonomia di indirizzo e di scelta dei responsabili. Nonostante la malattia, non ha mai rallentato sulle sue idee e nella capacità di pensare a nuove proposte. Guardava con preoccupazione questo nostro tempo in cui sembrano venir meno gli ideali di pace e di solidarietà internazionale. Ma il suo non era mai uno sguardo disperato o dimesso.

Trovava sempre il modo, con quel suo stile originale, di proporre qualcosa da fare, chiamando tutti, davvero tutti, a quel senso di responsabilità e di coinvolgimento personale che fa la differenza tra un pacifismo ideologico e un ideale di pace. Un uomo di pensiero e di azione. Un uomo a cui piacevano i libri e le idee e che ha saputo camminare sulla storia, legato alla sua Senigallia e alla sua città di adozione, Chiaravalle. La sua eredità è grande. Oggi lo piangiamo, da domani troveremo in lui forza e continua motivazione.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-01-2019 alle 16:34 sul giornale del 21 gennaio 2019 - 1030 letture